La gita è stata proposta al Cai XXX Ottobre e da questo messo in programma per la
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013
.
GRANDE TRAVERSATA DAL GOLFO DI TRIESTE AL GOLFO DI FIUME
quinta tappa:
dal PASSO POKLON fino al mare di ABBAZIA,
nel Parco Naturale del MONTE MAGGIORE-UČKA
nel Parco Naturale del MONTE MAGGIORE-UČKA
IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari: cliccando sui nomi in corsivo rosso si aprono i link corrispondenti
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan;
Ore 6.30 Trieste. Partenza con la corriera; oltrepassato il valico sloveno-croato di Sočerga-Buzet (attenzione: documento d’identità valido), si continua lungo la strada che porta verso il monte Maggiore-Učka. Arrivo a Lupoglav-Lupogliano e sosta caffè presso la trattoria Alba; possibilità, da prenotare in sede, di fruire di un caffè e un dolce al prezzo convenzionato di €uro due.
Ore 8.30 Lupoglav-Lupogliano. Ripartenza con la corriera. Si percorre un tratto di superstrada, uscendone poco prima del tunnel del monte Maggiore; poi si prosegue, in forte salita, seguendo la vecchia strada per Rijeka-Fiume, che passando per l’abitato di Vela Učka, conduce all’importante sella del passo Poklon (km.72 da Trieste). Dal passo, dove per la prima volta s’intravede la splendida vista del mare, sono presenti un ristorante-albergo e un rifugio alpino. Da qui ha inizio l’odierna escursione che avrà come meta finale Abbazia. Inizialmente si pensava di salire anche alla cima del Monte Maggiore-Učka, ma il percorso completo (che comunque è stato segnato in pianta) sarebbe stato eccessivamente lungo.
Ore 9.30 Passo Poklon (punto 1). Iniziamo l’escursione prendendo una strada bianca segnalata che traversa in piano. Giunti a un bivio, tralasciamo quella in salita che costituirebbe uno dei possibili itinerari d’accesso alla cima dell’Učka e facendo molta attenzione alle poche segnalazioni traversiamo in quota fino a incrociare, in località Dol, un segnavia che seguito in discesa ci porta ad una buona carrareccia traversale. La seguiamo verso sinistra (tralasciando l’alternativa di un poco marcato sentiero), fino a pervenire a un non evidente incrocio dove è facoltativo ma molto meritevole seguire un non difficile sentiero segnalato che in pochi minuti ci consente, uscendo dal bosco, di salire alla solitaria cima del monte Grnjač (libro di vetta). Dalla sua sommità il panorama è veramente spettacolare perché spazia dall’accidentato versante nord della lunga dorsale del monte Maggiore fino all’azzurro mare, con le isole di Cherso e Lussino in evidenza.
Ore 11.00 monte Grnjač-Gherona (punto 2). Seguendo il segnavia, con una bella e facile discesa, ritorniamo alla carrareccia proprio nel punto dove parte una deviazione che ci porta in riva al greto del rio Banina. Dobbiamo guadarlo perché giunti sul versante opposto, nel punto dove dal passo Poklon arriva pure un altro più diretto sentiero segnalato, possiamo raggiungere l’amena radura dove è insediato il ranch Bubač, un allevamento di cavalli con annessi il recinto per l’equitazione, panche e una rustica baita-ristoro. Il luogo è molto frequentato anche perché è raggiungibile in automobile grazie ad una discreta strada bianca. Sosta per il pranzo al sacco.
Ore 12.00 Ranch Bubač, in località Rečina (punto 3). Proseguiamo percorrendo la buona strada bianca d’accesso, ma presto la lasciamo (tabelle indicatrici) per seguire il segnavia di un sentiero che, offrendo una bella visuale sull’accidentato letto sassoso del rio, ci fa pervenire a un incrocio, da dove una possibile deviazione ci consentirebbe di visitare (3/4 d’ora in più) una suggestiva zona umida e una scenografica cascata (spesso asciutta). Proseguiamo con il sentiero principale che sfocia, nei pressi di un deposito d’acqua, in una strada bianca. Dei cartelli ci suggeriscono quando la dobbiamo lasciare per prendere un buon sentiero e con questo scendere a lungo fino a pervenire alla stradina asfaltata che dallo svincolo della superstrada conduce al lungomare di Lovran-Laurana. Noi invece proseguiamo con il sentiero segnalato e improvvisamente, giunti a una balza rocciosa, si rivela al nostro sguardo la meravigliosa veduta di buona parte del golfo di Rijeka-Fiume e delle sue isole, che ci preannuncia il nostro arrivo a Poljane-Pogliane, un paese abbarbicato sulle pendici della riviera. Lo attraversiamo (è composto da case ben tenute) fino a raggiungere la sua chiesa (che è dedicata a S.Pietro) e l’adiacente, unico bar del paese, utile per una sosta ristoratrice. Da Poljane parte un ottimo sentiero segnalato che ci condurrebbe direttamente a Opatija-Abbazia, ma sarebbe imperdonabile tralasciare di visitare, alla nostra maniera, il non lontano borgo fortificato di Veprinac-Apriano.
Ore 14.00 Poljane-Pogliane (punto 4). Raggiunta la strada che collega al mare di Ičiči (qui per i meno allenati sarà già reperibile la nostra corriera), seguendo l’asfalto e una comoda scorciatoia, in ¾ d’ora perveniamo alla vecchia strada che collega passo Poklon a Fiume, proprio ai piedi del colle su cui sorge la parte storica di Veprinac-Apriano. Saliamo con una stradina locale allo scopo di poter entrare nel borgo, che è ancora in parte murato. Ci accoglie l’antica chiesetta di S.Anna, la loggia e una doppia porta d’ingresso che ingloba una curiosa prigione. E’ irrinunciabile salire una scalinata che porta fino alla sommità del colle che è occupata dalla chiesa di San Marco, per potersi stupire della incantevole visione panoramica, che abbraccia tutto il golfo di Fiume, i suoi monti retrostanti e l’isola di Veglia.
Ore 15.00 Veprinac-Apriano (punto 5). Ci avviamo verso la conclusione dell’escursione. I più stanchi potranno scegliere di scendere alla strada principale e con la corriera raggiungere Abbazia; questa soluzione potrebbe risultare necessaria se si fosse in ritardo sulla tabella di marcia. Per scendere da Apriano ad Abbazia a piedi invece, ci vogliono ancora 90 minuti. Chiare segnalazioni ci inducono a seguire un antico percorso di collegamento, che, ripristinato e segnalato (interessanti le tabelle con descrizioni), consente di scendere l’erto versante con un ben tenuto sentiero lastricato e oltrepassata la superstrada e l’abitato di Kolaviči, giungere alle ville più alte di Abbazia. Seguendo le segnalazioni, arriviamo alla strada che tange superiormente la rinomata località, e con un’ultima discesa, attraversando il parco Margherita, perveniamo al pullman che sarà in attesa presso la locale stazione delle autocorriere. Fine dell’escursione a piedi. Incontro con un incaricato della Comunità degli Italiani di Abbazia.
Ore 16.30 Opatija-Abbazia (punto 6). Attraversamento della cittadina seguendo il lungomare, costellato di alberghi e negozi, con due brevi soste per le spiegazioni storiche. Arrivo presso la sede della Comunità degli Italiani che ci ospiterà per l’allestimento di un rinfresco organizzato dalla Trenta Ottobre (compreso nella quota d’iscrizione) per adeguatamente festeggiare la conclusione del ciclo di cinque tappe che ha permesso di compiere la “grande traversata dal golfo di Trieste a quello di Fiume”.
Ore 18.30 Opatija-Abbazia, sede della Comunità degli Italiani (punto 7). Partenza con la corriera per intraprendere il tragitto stradale di rientro a Trieste. Si esce da Abbazia e seguendo le indicazioni si raggiunge l’autostrada che ci conduce al confine croato-sloveno di Rupa-Jelsane. Percorrendo l’Istria interna si arriva a Kozina e da questa si scende al centro di Trieste.
Ore 20.30 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km.70 da Abbazia). Fine della gita.
.
La pianta del programma è tratta dalla mappa del “parco naturale del monte Učka” in scala modificata 1: 34000
Caratteristiche dell’itinerario: si svolge prevalentemente in discesa, su carrarecce e sentieri facili e segnalati. Ci sono solo due brevi tratti asfaltati (da Pogliane a Apriano e nell’attraversamento guidato di Abbazia). In caso di terreno bagnato, utile l’uso dei bastoncini.
Percorso completo: ore 6-7 circa di cammino, dislivello metri 150 in salita, metri 1070 in discesa. Possibilità di evitare, usando la corriera, il tratto Pogliane-Apriano (45 minuti) e quello finale Apriano-Abbazia (90 minuti in meno).
Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore.