“ NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA “
TRAVERSATA IN SETTE TAPPE DELLA VALLE DELL’ISONZO
SUI CAMPI DELLE BATTAGLIE DEL PRIMO ANNO DI GUERRA
quarta tappa: DOMENICA 22 MARZO 2015
LUNGO IL FRONTE DELLA PIANA DI TOLMINO
LUNGO IL FRONTE DELLA PIANA DI TOLMINO
L’itinerario: Most na Soči-Santa Lucia (167 m), lungolago, Modrejce-Modreuzza
(153 m), sella Poljance (253 m), colle Mengore (493 m), Volče-Volzana (198 m),
Tolmin-Tolmino (193 m), castello Kozlov rob (425 m-facoltativo),
forra Tolminska korita (201 m), Zatolmin-Sottolmino (258 m).
IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni
e orari: cliccando sui nomi in rosso si aprono i link corrispondenti
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan:
Ore 6.30 Trieste. Partenza con la corriera. Raggiunta Nova Gorica e poi Solkan
ci inoltriamo nella valle dell’Isonzo, passando accanto ai suoi vari paesini. Giunti ad un bivio posto
poco prima di Tolmino prendiamo a destra la strada che conduce a Santa Lucia,
posta all’ingresso della valle dell’Idrica. Sosta per il caffè ad un bar del
centro della cittadina e brevi cenni sulla sua interessante storia di valenza soprattutto
archeologica (la scoperta di una importante necropoli antica),
Ore 9.00 Most na Soči-Santa Lucia (punto 1). Inizio
dell’escursione a piedi. Si scende al ponte sul lago per ammirare l’incantevole
veduta. La nostra prima meta è la sella Poljance da dove inizierà l’effettiva
salita al colle Mengore. Si percorre la stradina che costeggia il lago, che è stato
creato da una diga sull’Isonzo, con spendidi panorami anche sui colli che lo
circonda, pervenendo in breve al paesino di Modrejce. Questo tratto è turisticamente
presentato come il “sentiero dell’energia”
Ore 9.30 Modrejce-Modreuzza (punto 2). Il
piccolo paese è formato per lo più di vecchie case. Ai margini c’è un noto
cimitero austriaco. L’itinerario passa per la via principale che è in salita e che ci
permette di ritornare alla strada principale. Percorrendo poi questa per circa 700
metri raggiungiamo la sella Poljance, posta fra i colli Selski vhr e Mengore:
in entrambi era era fortemente insediata la linea di difesa austro-ungarica del
fronte, che era d’importanza fondamentale in quanto doveva precluderci la possibilità
di sfondamento lungo la valle dell’Idria. Fu più volte attaccata, ma
inutilmente, dagli italiani. Chi lo vorrà,
potrà evitare di percorrere a piedi il tratto da Most na Sočì alla sella Poljance
(totale km. 2,5), usando la nostra corriera.
Ore 10.00 sella Poljance (punto 3). Da uno spiazzo attrezzato, dotato di un esauriente tabellone
informativo, iniziamo la salita a Mengore che fa parte del “sentiero della
pace”. Si sale con una mulattiera segnalata che presto incontra una serie di profonde
caverne che perforano il costone di roccia. Era il luogo dove erano collocate le
postazioni dell’artiglieria e un riflettore. Interessanti le scritte sulle
lapidi poste sopra gli ingressi. Proseguendo si arriverebbe in modo diretto
alla chiesa; noi invece prendiamo un sentiero con segnavia che traversa lungo tutta
la parte orientale del colle. Il sentiero che è di facile percorrenza (addirittura
superfluo un breve corrimano), offriva una sicura collocazione di retrovia alle
truppe austro-ungariche, in quanto correndo sempre al di sotto la cresta del
monte era al riparo dalla vista e dalla possibilità di bersaglio per l’artiglieria
italiana. Lungo il cammino incontriamo un’altra postazione per obici e una caverna
che serviva come cisterna per l’acqua, che presenta un portale scolpito.
Davanti a altre due caverne-ricovero collegate fra loro si trovava, in costruzioni
esterne di fortuna, il posto di comando austriaco. Da qui, una breve
digressione ci conduce a un prato con al centro un cippo che ricorda l’esistenza
in quel luogo di un cimitero di guerra. Continuamo con una carrareccia in
salita che ci porta alla meno conosciuta seconda cima (Kuk) del monte, dove
troviamo i resti di un osservatorio. Raggiunta la sottostante selletta prativa saliamo
al colle principale dove si staglia la bianca chiesa dedicata alla Vergine
Maria, che è già in vista. Passando davanti ad un vasto reticolo labirintico di
caverne, tutte facilmente visitabili (opportuna
però una torcia), infine siamo arrivati al sagrato della chiesa, che è posta
proprio in cima al colle. La chiesa ha origine antiche e fu sempre oggetto di
devozione e di partecipazione popolare. Nel 1713 fu il luogo-simbolo di una
sommossa popolare, finita nel sangue, scoppiata a causa delle troppe tasse
imposte dal regno asburgico. Naturalmente la chiesa fu distrutta durante la
guerra e la sua attuale ricostruzione risale al 1928. Dal sagrato è
particolarmente bella la veduta sulla
valle dell’Isonzo e sulla lunga dorsale dei monti dirimpettai, culminanti con il
Globočak, Jeza e Kolovrat, dove cent’anni fa era insediata la linea difensiva italiana.
Sosta per il pranzo al sacco.
Ore 12.00 chiesa e colle di Mengore (punto 4).
Iniziamo la discesa verso Volče-Volzana. Era questa la principale via
processionale usata dal popolo. La distrutta via Crucis è stata ricostruita con
immagni che, in verità, possono suscitare qualche perplessità. Ad un bivio ignoriamo
la via più diretta verso Tolmino, perché più impegnativa, e continuiamo con una
carrareccia con segnavia, sempre seguendo i capitelli, incontrando ancora una
interessante caverna-ricovero con una scritta bilingue. Scendiamo in un bel
bosco, usato anche dai locali per passeggiate e attività sportive, dove
l’odierna rilassante tranquillità del luogo fa netto contrasto con il pensiero
della carneficina (che qui fu particolarmente violenta) accaduta cent’anni fa. Arriviamo
così sulla strada statale, poco al di sopra del paese di Volzana, che
raggiungiamo grazie ad una scorciatoia. Superata un antica (anno 1470) colonna votiva
eretta contro le pestilenze, raggiungiamo il centro di Volzana, dove ritroveremo
la nostra corriera.
IMPORTANTE: il programma prevede ora di poter scegliere fra due
possibili itinerari guidati da due differenti capogita:
Il primo: Ore 13.30 Volče-Volzana (punto 5). Partenza con la corriera. Si
passa per Tolmino e si giunge ai piedi del colle dove si trovano i resti del castello
Kozlov rob.
Ore 13.45 Inizio della salita (180 metri di dislivello), La comoda
mulattiera (frequentata anche dai locali) sale con numerosi tornanti fino a
arrivare in cima al monte. Qui è frequente l’attività sportiva del parapendio. Subito
colpisce la possanza delle integre fondamenta. Il castello, sede del potere fin
dal 11° secolo (patriarchi, veneziani, conti asburgici) è andato in rovina nel 17°
secolo ed è ora limitato al pianterreno. Dalla terrazza che ne è stata ricavata
il panorama è bellissimo perché spazia sia su Tolmino (che è in ravvicinata
evidenza) e la sua piana che su un lungo tratto della valle dell’Isonzo.
Ore 14.30 Kozlov rob (punto 6). Si scende dal colle e con un breve attraversamento
di Tolmino si perviene al centro cittadino.
Il secondo: Ore 13.30 Volče-Volzana. Proseguiamo a
piedi da Volzana. seguendo una strada secondaria che dopo aver toccato
l’isolata chiesa di San Daniele (anno 1505) s’affaccia sull’Isonzo, superandolo
conn il ponte stradale. Con l’usuale strada d’accesso a Tolmino si arriva al
centro cittadino, dove si concentrano le attrattive della vivace cittadina (ristoranti,
museo, alberghi). Breve spiegazione sulla storia di Tolmino.
N.B. Naturalmento i più stanchi potranno compiere il tratto
Volzana-Tolmino (km.3,2) usando la
nostra corriera.
Il ricongiungimento dei gruppi avverrà a Tolmino o durante la prosecuzione
del comune successivo percorso.
Ore 15.00 Tolmino (punto 7).
Attraversiamo Tolmino e perveniamo a una stradina che va a lambire, con bella
veduta, il torrente Tolminka. Dopo aver incontrato un suggestivo cimitero austriaco
della Grande Guerra e percorso un tratto in piano, arriviamo al frequentato
ristorante che è posto all’imbocco dello splendido fenomeno naturale della
forra del Tolminska korita.
Ore 15.45 forra Tolminska Korita (punto 8). In
questo periodo ufficialmente le visite sono chiuse per lavori post-invernali. Per
informazione: l’abituale percorso di visita (costo biglietto 4 €) conduce dapprima
al congiungimento dei torrenti Tolmiska e Zablaščica . Poi, oltrepassato uno scenografico ponte, seguendo un
facile sentiero protetto ci si addentra nella
gola della Tolminka fino alla sua percorribilità. Spettacolare è la veduta del
fiume che poi prosegue, incassato fra due alte pareti. Ritornati al ponte, si
risale tenendosi alti rispetto il torrente Zablaščica. Incurioscisce la vista di un grande masso incastratosi
casualmente fra le due ravvicinate pareti. Il punto terminale della visita è un
aereo ballatoio affacciato sulle rapide del fiume. Di poco arretrando,
prendiamo una salitella che ci fa raggiungere l’uscita superiore (aperta) delle
gole e la strada asfaltata. Avendo voglia si potrebbe seguire la strada in
salita per 10 minuti al fine di raggiungere e visitare l’ingresso della cosidetta
“grotta di Dante”. Seguendo la strada in discesa invece si perviene allo
spettacolare “ponte del diavolo” che altissimo scavalca la Tolminka. La vista
dall’alto sul greto del torrente è stupefacente, come pure sorprende, dopo aver
superato due piccole gallerie, la vista dell’aereo ponte rapportato allo strapiombare
delle pareti. Proseguendo in breve si ritorna al punto di partenza. Al momento
non è possibile promettere quanto di quello qui descritto si potrà egualmente
visitare; comunque già la sola visita del “ponte del diavolo” merita una nostra
puntata. Breve sosta presso il ristorante posto all’inizio del fenomeno
naturale.
Ore 17.30 forra Tolminska Korita. Ripartenza a piedi. Percorriamo per 1 km. l’abituale
strada di accesso, che risulta strettina per il passaggio di una corriera, al fine di raggiungere il paese (satellite a
Tolmino) di Zatolmin dove, nel posteggio dell’omonima gostilna-ristorante
aspetterà la corriera.
Ore 18.00 Zatolmin-Sottolmino, gostilna Zatolmin (punto
8). Sosta di 1 ora per festeggiare la conclusione della quarta tappa del
ciclo dedicato al “Centenario della Grande Guerra”. Possibilità d’usufruire in
convenzione facoltativa da prenotare in segreteria entro venerdì 20 marzo, di
un piatto composto da gnocchi con gulash (+pane) e insalatina al prezzo
concordato di € 6,5.
Ore 19.00 Zatolmin-Sottolmino. Partenza con la corriera. riprendendo la vicina valle
dell’Isonzo si rientra con il percorso fatto al mattino
Ore 21.00 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan. Fine della gita.
Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore.
Capogita: Sergio Ollivier – cell. 3493413641 con il fattivo supporto di Giuliano Verbi (accompagnatore turistico) per i temi storico-ambientali e di Fabio Mergiani del centro Studi e Ricerche Grande Guerra dell’Alpina per i temi bellici.
Capogita: Sergio Ollivier – cell. 3493413641 con il fattivo supporto di Giuliano Verbi (accompagnatore turistico) per i temi storico-ambientali e di Fabio Mergiani del centro Studi e Ricerche Grande Guerra dell’Alpina per i temi bellici.
La mappa è stata tratta dalla carta slovena “Krn” ed è di scala effettiva
originale 1:25000
Caratteristiche del percorso: si svolge su terreno vario, prevalentemente su carrarecce e sentieri segnalati. Opportuni i
bastoncini in caso di terreno bagnato.
Ore 7 di cammino (riducibili a ore 5 usando la corriera) circa 13 km. Dislivello totale: in salita 520 m., in discesa 420 m. 170
metri (sal.-disc.) in più se si sale anche al Kozlov rob.
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