DOMENICA 30 OTTOBRE 2016
UNA TRAVERSATA NELL’ISTRIA CROATA
PER CONOSCERE MEGLIO LA VALLE DEL TORRENTE BRAZZANA
L’itinerario: valico croato di Požane
(121 m), Ugrini (121 m), Salež-Salise (381 m), Trkusi-Tarcussi (180 m),
torrente Bračana-Brazzana (49 m), Grad Kaštel-Castello di Pietrapelosa
(119 m), Zrenj-Stridone (467 m), Čabrnica-Zabernizza (407 m
facoltativo), Žnjidariči-Snidarici (421 m), Istarske Toplice-Bagni di Santo
Stefano (18 m).
IL PROGRAMMA
DELLA GITA, indicazioni e orari: Nota: cliccando sui nomi in rosso si aprono i link collegati.
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan.
ATTENZIONE al cambio dell’ora legale.
Ore 6.30 Trieste. Partenza con la corriera. Passando per l’ex valico italo-sloveno
di Rabuiese-Škofije, si risale la valle del Risano e oltrepassati tre
paesi (Kubed, Gračišče e Sočerga) si entra in Croazia attraverso il valico di
Sočerga-Buzet (è indispensabile un documento d’identità valido). Si posteggia
la corriera nello spiazzo posto subito dopo le strutture del valico croato (km.
39 da Trieste). Sosta caffè.
Ore 8.00
Valico croato di Požane (punto 1). Inizio
dell’escursione a piedi. Si prende una stradina che scende in fondo della valle
e, rinunciando a una visita, perché fuori itinerario, alla località di Mlini
(divisa in due dal confine sloveno-croato) e alla sua bella sorgente affiancata
da un diroccato mulino e un agriturismo, si supera con un ponte il torrente
Bračana-Brazzana, il principale affluente del fiume Mirna-Quieto, raggiungendo
le tre case che compongono il vecchio villaggio di Ugrini.
Ore 8.30
Ugrini (punto 2). Si prende una
buona carrareccia che sale con discreta pendenza, seguendo l’andamento della
pendice collinare. Guadagnati così 250 metri di quota si sfocia nella strada
asfaltata che collega il fondovalle a Zrenj-Stridone. Al vicino bivio conviene
prendere a sinistra per raggiungere la chiesa cimiteriale di San Michele. Nella
facciata è stato innalzato un portico in cemento, che stona con il resto del complesso.
Subito dopo la chiesa si trova una curiosa statua stilizzata in pietra detta il
“berlin” (datata 1769) che serviva come la colonna dell’infamia per i
malfattori. Proseguendo arriviamo alle case che compongono il cospicuo paese di
Salež-Salise, che però è ormai quasi disabitato. Il villaggio, mostra edifici
di un certo valore e consistenza ma ora, per effetto derivato dall’esodo, sta tristemente
riducendosi in rovina. Ci abita una simpatica anziana, che alleva ancora le sue
mucche.
Ore 10.00 Šalež-Salise (punto 3). Usciamo dal paese per seguire una strada bianca
recentemente allargata che contorna il monte San Giorgio, in cima al quale, in
tempi preistorici, esisteva un grande castelliere. Giunti a un ripiano
coltivato raggiungiamo il piccolo villaggio di Trkusi. Un’ospitale famiglia organizzerà
per noi nel suo cortile una merenda mattutina (bevande, pane e salumi casarecci),
che è compresa nella quota d’iscrizione. La famiglia vende sul posto il suo ottimo
formaggio.
Ore 11.15
Trkusi-Tarcussi (punto 4). Rifocillati nello spirito e nel corpo, seguiamo in ripida
discesa la strada locale che, superato il villaggio di Zonti, giunge in valle Bracana-Brazzana presso le case di Opatija. Occupante un vasto spazio, da
malinconia la visita di una grande struttura ricettiva, che da qualche anno è chiusa.
Ancora quasi intatti sono il ristorante Castellum, le casette con alloggi, la piscina,
le stalle per i cavalli. Era un luogo molto curato se non addirittura raffinato
dove ora però ormai regna uno sconcertante stato di abbandono. Dall’alto di una
rupe incombono sulla valle i possenti resti del famoso castello di Pietrapelosa.
N.B. Per ogni
evenienza, la corriera sarà disponibile nell’incrocio posto fra il Bračana e il
Mirna (punto a), distante da qui 1,6 km. di strada asfaltata. Adiacente al
bivio si trova il frequentato ristorante Old River.
Ore 12.00 Valle
del torrente Bračana-Brazzana (punto 5). Si sale con una comoda
stradina asfaltata raggiungendo lo sperone su cui sorge il grande castello. Purtroppo
è ormai ridotto a una maceria, seppur molto consistente, della grande e potente
fortezza di un tempo. Le prime notizie storiche lo fanno risalire al decimo
secolo e dopo varie traversie feudali, il dominio patriarcale e poi quello di
Venezia, fu acquisito dalla famiglia dei Gravisi. La sua fine fu provocata da
un devastante incendio nel 1825. Usando un po’ di cautela è possibile
addentrarsi all’interno di quel che resta dello storico castello. Ancora
impressionano le possenti, alte muraglie, che, per fortuna, ogni tanto sono soggette
a interventi di restauro. Ricostruita interamente, ma del tutto spoglia
all’interno, è la chiesetta dedicata alla Madonna del Rosario. Bellissima è la posizione
panoramica del castello che domina tutta la vallata del torrente
Bračana-Brazzana, racchiusa fra le verdi colline, con una veduta che si estende
fino al suo punto di confluenza con il fiume Mirna-Quieto. Sosta per il pranzo
al sacco.
Ore 13.00
Grad Kaštel-Castello di Pietrapelosa (punto 6). Dal castello parte una carrareccia in buono stato con
la quale si risale a lungo, con regolare pendenza. Durante il cammino
incontriamo Flanki e Bencici, due modesti abitati da tempo abbandonati.
Alla fine della salita approdiamo all’asfalto che, prendendo a sinistra, ci conduce
all’ormai in vista paese di Zrenj-Stridone. Giro in visita al caratteristico
paese, dove alle vecchie case si alternano altre ben recuperate. La chiesa che
è dedicata a San Giorgio; è stata ricostruita nel 1627 sopra una più antica e possiede
un campanile alto 36 metri, ben individuabile da ogni posizione. Vicino si
trova il molto frequentato agriturismo Nežić, dall’affabile proprietario tuttofare. Sembra confermata
con certezza la provenienza da questo paese di San Gerolamo (4° secolo d. C.), un
grande traduttore biblico. Qui sarà presente la nostra corriera che
consentirà ai più stanchi di concludere anticipatamente la loro escursione.
Ore 15.00 Zrenj-Stridone (punto 7).
Stridone è situato in un vasto altopiano carsico che poi va a sprofondare, con erto
versante, nella vallata del fiume Mirna-Quieto. Per proseguire due sono le
possibilità: seguire la stradina asfaltata che ci porta direttamente al
successivo paese di Žnjidariči oppure arrivarci facendo una deviazione (20
minuti in più) che passa per la località di Čabrnica-Zabernizza (punto 8),
in pratica composta dai due adiacenti agriturismi Gardina e Tončić, entrambi molto
accoglienti, panoramici e apprezzati dagli intenditori. Comunque sia,
attraversiamo il paese di Žnidariči,
che è composto di vecchie case che si distendono lungo la strada. Talune si
presentano ancora in nuda pietra arenaria e il tetto a lastre, ma parecchie
sono del tutto in rovina. Strana la presenza in paese di una villa addirittura a
4 stelle con piscina, che viene data in affitto.
Ore 15.30 Žnjidariči-Snidarici (punto 9).
Seguiamo ora un sentiero che attraversa in discesa un breve tratto
dell’altopiano e raggiunge il bordo del ciglione che si affaccia sulla valle
del fiume Mirna-Quieto. Per scendere dobbiamo affrontare un ripido versante, ma
sarà una cosa non difficoltosa perché si segue sempre un’ottima mulattiera, ben
tracciata e resa larga grazie ai muri di sostegno. che ci consente, seguendo i
suoi tornanti, di perdere agevolmente quota. Ci si tiene vicini a una bella parete di
roccia frastagliata che prosegue verso il basso fino a esaurirsi con la
spettacolare rupe che sovrasta la già visibile area delle terme istriane.
Giunti quasi al fondovalle, se non in ritardo, è meritevole fare una breve
deviazione che conduce a un‘impressionante zona rocciosa, usata anche dagli
scalatori, su cui si
aprono gli ingressi d’imponenti cave-miniere, in parte sorrette da massicci
pilastri di roccia, che si addentrano nell’interno del monte. Si tratta d’importanti
miniere di bauxite, ora andate in disuso. Ancora un breve tratto e raggiungiamo
il fondovalle proprio dove si trovano le numerose strutture ricettive che
compongono le terme istriane di Istarske Toplice-Bagni di Santo Stefano.
Scoperte e utilizzate già in periodo romano, le sorgenti solforose sono molto andicate
per le cure termali. Dopo i danni subiti nella seconda guerra mondiale si è
provveduto, man mano (specie a partire dal 1970), all’ampliamento del complesso
con la costruzione di due alberghi, un locale curativo, una piscina all’aperto.
Il tutto risulta ben inserito nel paesaggio e rende la zona, anche perché
decentrata rispetto la viabilità, molto distensiva e rilassante.
Ore 17.00
Istarske Toplice-Bagni di Santo Stefano
(punto 10). Grazie all’ospitalità di
un bar del posto sarà allestita, in piena semplicità, una tavolata con
salumeria (escluse le bevande) offerta dalla Trenta Ottobre, per festeggiare la
conclusione dell’escursione che ci ha dato modo di conoscere una parte
dell’Istria vicina a noi ma in fondo poco conosciuta, anche perché solo lambita
dalla frequentazione turistica.
Ore 18.00
Istarske Toplice-Bagni di Santo Stefano. Partenza con la corriera. Raggiunta la viabilità principale, si tange
Buzet-Pinguente, pervenendo al valico croato di Požane dal quale avevamo
iniziato questa bella traversata istriana. Per il rientro a Trieste si seguirà
la strada fatta al mattino.
Ore 19.45
Trieste. Arrivo in piazza Oberdan
(km. 56 dalle terme). Fine della gita.
Il programma della gita sarà strettamente osservato
salvo casi di forza maggiore.
La mappa, tratta dalla carta croata “Mateus, T2 Buzet”
è in scala adattata 1:28.500
Capogita:
Sergio Ollivier - cell. 3493413641
Caratteristiche
dell’itinerario:
Si svolge prevalentemente su comode carrarecce. Il percorso
completo durerà circa 7 e ½ ore di effettivo cammino e comporta un dislivello
di 710 metri in salita e 810 in discesa. Totale km. 17 circa. Utili, in caso di terreno bagnato, i bastoncini.
Grazie all’assistenza della corriera, si potrà
accorciare la propria escursione rinunciando a uno dei due tratti in cui si può
dividere l’itinerario e precisamente: 1) Torrente Brazzana- Stridone (da punto
5 a punto 7): ore 2 di cammino e metri 420 di salita oppure 2) Stridone-Terme
istriane da punto 7 a punto 10): ore 1 e ½ di cammino e metri 450 di discesa.
Modalità per
l’iscrizione:
Le iscrizioni alla gita si accettano presso la
segreteria della sede del Cai Trenta Ottobre di via Battisti 22 (tel. 040 635500)
- orario dalle ore 17.30 alle 19.30 - dal lunedì 24 al venerdì 28 ottobre.
Quota di
partecipazione: sarà pari a € 20, e
comprende il viaggio in corriera, Il caffè a Požane, la merenda completa a Trkusi-Tarcussi,
il rinfresco (escluse le bevande) al bar delle terme istriane. Ai non soci Cai sono
richiesti € 8 in più per l’assicurazione soccorso alpino.
IN VERSIONE IPG STAMPABILE
IN VERSIONE IPG STAMPABILE
La mappa della zona dove si svolgerà la gita è tratta dalla carta topografica croata "Mateus, T2 Buzet" di scala originale 1:30000 |