DOMENICA 26 NOVEMBRE 2017
TRAVERSATA DELL’ISTRIA SEGUENDO LA
PARENZANA
LA
PREMESSA:
dopo
ben cinque gite fatte in precedenza, che avevano tutte lo scopo di conoscere al
meglio il percorso dell’ex-ferrovia Trieste-Buie-Parenzo, questa può
considerarsi l’ultima. Con essa ci si propone di toccare alcuni tratti
importanti del tracciato, quelli che finora non avevamo ancora visitato.
I temi e gli itinerari: Al mattino -
L’Istria marittima: Lucija-Santa
Lucia (4 m), Seča-San Bortolo (25 m), Sečovlje-Sicciole (7 m), bivio
Canegra-Salvore (101 m).
Al
pomeriggio - L’Istria
centrale: Buje-Buie (174 m),
Triban-Tribano (253 m), Grožnjan-Grisignana
(275 m).
IL
PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari: cliccando sul link evidenziato in rosso si apre il sito corrispondente
Ritrovo dei partecipanti alla gita in
piazza Oberdan.
Ore
6.30 Trieste. Partenza con la corriera. Passando per
l’ex-valico di Rabuiese-Škofije, si prende la strada litoranea slovena, intersecando
spesso i luoghi dove passava la Parenzana. Si arriva infine a Lucija-Santa Lucia (km.36
da Trieste); sosta per il caffè in un bar posto di fronte alla smantellata
stazione della Parenzana, della quale non resta più traccia. Il tratto dell’ex-ferrovia,
che correva a fianco della strada, non è più rintracciabile fino all’ingresso
del museo delle saline di Sicciole. Per
conoscenza: la nuova pista ciclabile che è proposta come alternativa segue,
passando per il sempre aperto campeggio Lucija, la linea della costa, godendo
di una vista molto bella sul golfo di Portorose.
Ore
7.45 Lucija-Santa Lucia (punto 22-al km.38 da Campo Marzio). Si riprende la corriera per
portarsi nella vicina località di San Bortolo. A fianco di un ristorante ora
chiuso c’è il casello della fermata di San Bortolo, che è stato trasformato in
abitazione.
Ore
8.00 San Bortolo-casello (punto 21- al km.39,5). Inizio dell’escursione a piedi. Si scende
con una strada secondaria che porta in riva al mare, proprio dove si trova la
ricezione del museo delle saline (a), meritevole da visitare in qualche altra
occasione di gita. Qui s’incontra il tracciato dell’ex ferrovia Parenzana, ora molto
ben ripristinato come pista ciclabile (utile la presenza dei tabelloni
informativi). Siamo nella baia di Sicciole, tutta occupata dalle antiche
saline, che erano molto importanti nel passato ma che ora sono in effettivo
disuso. La pista ciclopedonale sfocia proprio nel piazzale dove si trova il
fabbricato dell’ex-stazione della Parenzana di Sicciole (punto 20-al km 42) e le abbandonate strutture esterne della
miniera di carbone. Due bassi sottopassi e un ponte (indicazioni) consentono di
andare oltre al fiume Dragogna e pervenire al fabbricato di servizio dell’aeroporto
di Portorose. Sosta presso l’annesso bar-ristorante. Qui sarà presente la
corriera.
Ore
9.30 Sečovlje-Sicciole, aeroporto (punto b). Si riparte; bisogna raggiungere il non lontano valico di
confine sloveno-croato. Per evitare il pericolo della trafficata strada, si
prende invece una stradina che percorre l’altra sponda di un largo canale
irriguo, (quasi un fiume) del delta del Dragogna. Bello è il panorama che spazia
sull’aperta valle del fiume, con i colli istriani, dove sono situate Corte e
Padena, a chiudere il paesaggio. Un ponte ci riporta sulla strada principale proprio
in corrispondenza del valico di confine (c). Fatti i dovuti controlli
(attenzione alla regolarità del documento d’identità) si entra a piedi in
Croazia. Subito oltre il confine parte uno sterrato che, dopo un tratto in
piano si raccorda (tabelle illustrative), con l’effettivo tracciato della
Parenzana. La pista, parecchio frequentata dagli amatori delle due ruote, sale a
mezzacosta della collina con la minima pendenza che era richiesta dalle
ferrovie, offrendo un gratificante panorama che man mano si amplia sulla grande
distesa delle saline di Sicciole. Infine, si va a intersecare la strada che
porta verso la località balneare rappresentata dal campeggio di Canegra. La
nostra corriera aspetterà al vicino bivio con le strade che portano verso
Salvore o Umago. Sarà facoltativo fare un ulteriore, breve percorso a piedi (15
minuti in più) seguendo il vecchio tracciato che qui, completata la risalita,
compie un ampio tornante. Al suddetto bivio si trova il casello della fermata
di Salvore della Parenzana (punto 19-al
km.48).
Nota
bene: il tragitto dal casello di Salvore fino a Buie,
comunque interessante, sarà fatto con la corriera, perché comporterebbe un
supplemento di 10 km., che avrebbe reso l’escursione troppo lunga. Fine della
prima parte della gita.
Ore
12.00 Bivio Canegra-Salvore.
Partenza con la corriera; si raggiunge lo slargo ai piedi della collina su cui
sorge la bella Buie. Giro in visita, accompagnati da un esponente della
Comunità degli Italiani, alla parte antica, visionando i punti storici più interessanti
(chiesa di Santa Maria della Misericordia, di San Martino e la sua torre, ecc),
fino ad arrivare alla piazza principale della chiesa di San Servolo, che in
essa racchiude tutta la bi-millenaria storia della cittadina. Sosta per il
pranzo al sacco nell’area del belvedere, di fronte a una pizzeria. Splendida è la
vista, che spazia fino al mare.
Ore
13.30 Buje-Buie (punto
d). Ripartenza dell’escursione a piedi. Si scende seguendo la strada
asfaltata che ricalca la romana via Flavia e si arriva all’ancora esistente,
sia pur circondata da una fabbrica, ex-stazione della Parenzana (punto 16-al km.58,7), che era un punto
fondamentale della linea Trieste-Parenzo. Purtroppo intorno alla zona di Buie
il tracciato ferroviario è stato cancellato dalla più recente viabilità. Si
percorre allora un breve tratto della strada che porta verso Grisignana e dopo
aver visionato degli esaurienti tabelloni informativi, un minimo raccordo ci riconduce
sull’originale tracciato, che fino alla stazione di Grisignana è totalmente intatto.
Si transita in mezzo alla bella campagna che è propria delle zone interne
dell’Istria, immersi in una natura caratterizzata da colli, uliveti e vigneti. Solo
se ci sarà tempo, si potrà fare una breve deviazione che conduce al paese di
Tribano. Da vedere la chiesa di San Giorgio (1772), il lavatoio-abbeveratoio e
la piccola ma accogliente konoba Triban. Comunque raggiunto il luogo dove c’era
la fermata di Triban-Tribano (punto 15-al km.62), si continua con la
pista ciclopedonale (anche questo tratto è piuttosto frequentato e apprezzato
dagli appassionati) fino ad arrivare a una breve galleria che in passato era
stata adibita a coltivazione dei funghi. Subito dopo si perviene all’ex-stazione di Grisignana
(punto14-al km.65), che è
parzialmente abitata e rispecchia totalmente l’aspetto originario, che è di puro
stampo austriaco. Dal piazzale si apre un magnifico scorcio visivo sulla valle
del fiume Quieto-Mirna e sulla storica cittadina, tutta arroccata sul suo splendido
promontorio. Non si percorre la stretta strada d’accesso, ma invece quella che,
partendo a fianco di una seconda galleria della Parenzana, conduce sulla
dorsale sovrastante, dove c’è un ampio posteggio e dove aspetterà la nostra
corriera. Per concludere il programma della gita non resta che scendere (già si
notano le prime storicità lungo il breve percorso) entrando nell'interno di Grisignana attraverso la porta Maggiore, superstite dell’antica cerchia murata. Ci accoglie
la piazzetta dove si trova loggia veneta, antico luogo di adunanze; oggi invece
sarà per noi il posto dove allestiremo il tradizionale rinfresco finale. Prima
però si compierà un doveroso giro in visita alla bellissima cittadina. Anch’essa,
come in tanti altri paesi dell’Istria, era stata quasi abbandonata a causa
dell’esodo, ma da tempo è stata perfettamente restaurata, in quanto eletta da
pittori e musicanti come luogo-simbolo per le loro riunioni collettive. Si
passa dalla piazza dei Musicanti e superato l’unico punto di ritrovo del paese,
che è posto al pianterreno della casa della Comunità degli Italiani. Si
percorre il tortuoso intrico delle vie del borgo medioevale, dove si aprono
numerose gallerie artistiche. Si sfocia infine nella piazza belvedere, dove si
erge il palazzo del podestà (ora sede del comune) e il duomo dedicato ai Santi
Vito e Modesto, dalla facciata barocca e l’alto campanile. Seguendo la via principale
si ritorna alla loggia. Qui, con un rinfresco preparato a cura del Cai Trenta
Ottobre, si concluderà questa gita,
Ore
17.30 Grožnjan – Grisignana (punto
6).
Partenza con la corriera. Seguendo la strada più diretta, che passa sotto Buie
e oltre il valico di confine di Castelvenere-Kaštel, si rientra a Trieste.
Ore
19.00 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km.49 da
Grisignana). Fine della gita.
Il programma sarà strettamente osservato
salvo cause di forza maggiore. Gli orari s’intendono partenza da…
I capigita: Sergio Ollivier
tel.3493413641 e Roberto Vernavà tel.3382598652
La mappa, di scala originale 1:50000, è
tratta da una vecchia carta croata, già usata nelle precedenti gite, nella
quale è stato ricostruito il tracciato dell’ex-ferrovia. Il percorso di questa gita viene evidenziato nelle mappe dalla linea punteggiata.
Caratteristiche
del percorso: si svolge, ove possibile, sul percorso accuratamente sistemato della pista ciclabile della Parenzana. Ore 6,5 circa di
cammino, km totali 18, riducibili a propria discrezione, essendo sempre a nostra
disposizione la corriera. Dislivello totale in salita, 295 metri, in discesa 20
metri.
ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI: si accettano presso la segreteria del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22 (tel.040 635500), aperta da lunedì a venerdì dalle ore 17.30 alle ore 19.30. La quota di partecipazione alla gita è pari a € 17. Per i non soci Cai supplemento di € 8 per l'assicurazione soccorso alpino.
Le tre mappe con il tracciato della Parenzana. Il percorso della gita è quello tratteggiato evidenziato in rosso
Tratta da un opuscolo turistico |