“ NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA ”
TRAVERSATA IN SETTE TAPPE DELLA VALLE
DELL’ISONZO
SUI CAMPI DELLE BATTAGLIE DEL PRIMO ANNO
DI GUERRA
sesta tappa:
DOMENICA 14 GIUGNO 2015
TRAVERSATA DA PLANINA KUHINJA A
DREŽNICA-DRESENZA
SALENDO AL KRN-MONTE NERO oppure AL MONTE
PLANICA
Saranno allestiti tre percorsi di differente difficoltà e fatica:
1°
gruppo - Itinerario più impegnativo (EE):
posteggio koča planina Kuhinja (991 m), planina Kašna (1049 m), planina Leskovca (1230 m), Batognica-monte
Rosso (2165 m), Krnska Skrbina-sella Sonza (2058 m), Krn-monte Nero (2244 m), rifugio
Gomiščkovo (2182 m), Drežnica-Dresenza (540 m) * * * Ore 8 e ½ di cammino; dislivello 1360 m. di salita-1800
m. di discesa * * * Capogita Maurizio Toscano.
2°
gruppo - Itinerario impegnativo (E): koča planina Kuhinja (991
m), planina Slapnik (1240 m), planina Zaslap (1360 m), Krnska Skrbina-sella
Sonza (2058 m), Krn-monte Nero (2244 m), rifugio Gomiščkovo (2182 m), Drežnica–Dresenza
(540 m) * * * Ore 7 di cammino;
dislivello 1250 m. di salita-1700 m. di discesa * * * Capogita Fabio Mergiani.
3° gruppo - Itinerario meno
impegnativo (T): koča planina Kuhinja (991
m), planina Slapnik (1240 m), planina Zaslap (1360 m), monte Planica (1376 m), cappella Bes (1252 m), Koseč-Cossis (583 m) con chiesa San
Giusto (545 m), Koseška korita (470
m. facoltativo), Drežnica-Dresenza (540 m) * * * Ore
5 di cammino; dislivello 390 m. di salita-830 m. di discesa; facendo anche la
Koseška korita (E): 1 ora e 100 m. di
discesa-salita in più * * * Capogita Sergio Ollivier.
IL PROGRAMMA DELLA GITA,
indicazioni e orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan;
Ore 7.00 Trieste.
Partenza con le corriere, che saranno tutte da 20 posti. Raggiunta Gorizia, si
entra in Slovenia attraverso il valico di Sant’Andrea. Percorsa la bella valle
dell’Isonzo fino a Kobarid-Caporetto, si oltrepassa il fiume con il ponte di
Napoleone e arrivati al paese di Ladra, s’inizia a salire con una non larga strada
asfaltata. Superato il paesino di Krn, si raggiunge un grande posteggio (P-km.
112 da Trieste). Preparazione della comitiva per dare inizio ai rispettivi
itinerari d’escursione.
Ore 9.30 Il primo gruppo, quello che farà l’itinerario più impegnativo, partendo dal posteggio seguirà una
buona carrareccia che sfiora la planina
Kašna (2) e poi con un lungo traverso raggiunge la rustica planina Leskovca (3). Seguendo il
segnavia, s’incomincia a guadagnare quota grazie a un sentiero con segnavia che
va a raggiungere quello proveniente dalle planine Petrovc e Sleme. Durante la
Grande Guerra qui c’era il fronte della prima linea difensiva austriaca. Con
una serie di tornanti si sale fino all’imbocco di una lunga valle
nascosta racchiusa fra alti monti, che è impreziosita al centro da un
incantevole laghetto. Attraversiamo totalmente la valle seguendo un sentiero
segnalato quasi pianeggiante. Giunti a una sella posta ai piedi del monte Rosso,
tralasciando la possibilità di una traversata in quota, lo risaliamo senza particolari
difficoltà fino a pervenire alla sommità del monte Rosso-Batognica (4), costituita da un grande pianoro quasi pianeggiante.
Qui, cent’anni fa, per tutta la durata della Grande Guerra, i due eserciti si
erano tragicamente affrontati con trincee vicinissime, innescando una
complicata guerra di mine e contromine. Il 24 ottobre 1917, in coordinamento
con l’inizio della battaglia di Caporetto, gli austriaci fecero scoppiare una
grande mina e la vetta si afflosciò su se stessa, abbassandosi di 15 metri.
Seguendo il segnavia si scende lungo il dirupato e ripido versante est, agevolati
dalla famosa scalinata intagliata nella roccia, potendo così pervenire alla sella Sonza-Krnska Skrbina (5), il punto
che sarà raggiunto anche dal secondo gruppo. Seguendo il sentiero segnalato si risale
ancora per arrivare finalmente in cima al monte
Nero-Krn (6). La vista è meravigliosa e si estende circolarmente su tutti i
grandi monti, ma molto suggestiva è pure quella verso sud, con i monti
prealpini che sembrano ridotti a colline e la pianura che, assieme al mare, chiude
lo sfondo visivo. Una minima discesa e si raggiunge il confortevole rifugio Gomiščkovo (7), dove avverrà il
ricongiungimento con il secondo gruppo.
Il secondo gruppo, quello
che parteciperà all’itinerario
impegnativo, dal posteggio della corriera raggiungerà dapprima la vicina koča planina Kuhinja (1), un piccolo
rifugio con alloggio, utilissimo come abituale punto di partenza per chi vuole
salire al monte Nero. Guidati dalle chiare segnalazioni, per l’iniziale salita si
seguiranno le scorciatoie della strada di servizio delle ben attrezzate planina Slapnik (8) e planina Zaslap (9). Valicata una
panoramica sella s’incontra il bivio (quota1600) con il sentiero segnalato che dal
monte Nero porta direttamente a Dresenza. Continuando nella salita presto si
giunge a un altro bivio di sentieri. Quello di sinistra lo useremo per la
discesa, noi invece prendiamo a destra un sentiero segnalato che con costante
pendenza guadagna quota traversando in direzione della sella Sonza (5). Da qui, similmente all’altro itinerario si
raggiunge dapprima la vetta del monte
Nero (6) e poi, con una brevissima discesa, il rifugio Gomiščkovo dove avverrà la ricongiunzione dei due
gruppi.
Ore
14.00 rifugio Gomiščkovo (punto 7). Partenza dei due gruppi
riuniti. Si scende con l’importante mulattiera, che è ancora in buono stato,
che fu la principale via d’accesso italiana al monte Nero durante la Grande
Guerra. Essa discende con frequenti tornanti il versante sud costituito dall’uniforme
pendio erboso che rende inconfondibile il profilo del monte Nero. Il panorama
continua a essere maestosamente aperto verso meridione. Al suddetto bivio di
quota 1600 scegliamo la prosecuzione a destra che passa accanto a una casa per
cacciatori e, ormai usciti dal limite del parco del Tricorno, si continua
attraversando l’altopiano, con alternanza di tratti di pascoli e bosco, fino a
sfociare a Dresenza-Drežnica (15)
proprio nello spiazzo dove attenderanno le corriere. Essendo i due itinerari
piuttosto lunghi non ci si potrà concedere la visita al paese.
Il terzo
gruppo invece, quello che sceglierà
l’itinerario meno impegnativo (e
meno lungo), farà in comune con il secondo gruppo il tratto che dalla koca Planina Kuhinja (7), passando per planina Slapnik (8), raggiunge la planina Zaslap (9). Da qui proseguirà prendendo
una nuova, larga carrareccia pianeggiante che taglia il versante del monte Kožljak,
giungendo così a una sella. Proseguendo poi con un sentiero nel bosco si arriva
alla sommità del monte Planica (10).
Da notare un interessante, piccolo manufatto che faceva parte della linea
difensiva del vallo Littorio. La discesa avviene su un non ripido pendio erboso, restando
affiancati al bordo recintato della vasta zona di pascolo. Sorprende la bella
vista che ora si è ampliata verso Caporetto e i monti che la circondano.
Arrivati alla sella dove converge un altro percorso con segnavia (comunque segnato
in mappa) che proviene dalla koča planina Kuhinja, scartato perché meno
panoramico e che presenta un breve tratto recentemente franato. Dalla sella, tralasciando
la salita alla cima boscosa del monte
Plece (11), dove durante la guerra era piazzato un potente riflettore
italiano, perché l’ultimo tratto è ostacolato da una recinzione di pascolo che
non offre agevoli passaggi, dopo pochi metri arriviamo alla piccola balconata dove
è stata eretta la suggestiva cappella
Bes (12), costruita nel primo dopoguerra, e poi più volte restaurata. Per
la discesa seguiremo una carrareccia, che fa parte del “Sentiero della pace”,
che con pendenza costante e parecchi tornanti, si abbassa gradualmente fino a
pervenire al paesetto di Cossis-Koseč
(13). Da non tralasciare la visita alla vicina chiesetta di San Giusto (14), la più antica (13°sec) della vallata
dell’Isonzo. Cela all’interno uno straordinario ciclo di affreschi, solo in
parte deteriorati, che risalgono al 1470. Solo se ci sarà ulteriore tempo a
disposizione, chi vorrà potrà fare anche la molto meritevole visita alla Koseška korita (15). Un sentiero
segnalato in discesa porta ai punti di osservazione di ben 4 consistenti
cascate; il tutto è ben inserito in un ambiente solitario e molto suggestivo.
Risaliti alla chiesa e attraversato il paese, dopo solo 1 km. di strada locale
si raggiungerà il piazzale di Dresenza-Drežnica (P), dove saranno in attesa le corriere.
NOTA FINALE: tutti i tre gruppi
finiranno qui i loro rispettivi itinerari. E’ logico, perché il loro percorso
sarà più lungo, che i primi due gruppi impiegheranno tutto il tempo che hanno a
loro disposizione. I componenti del terzo gruppo invece arriveranno a fine camminata
circa due ore prima, che potranno impiegare facendo un giro in visita a Dresenza
e soprattutto a un’interessante raccolta privata, il museo Batognice, che raccoglie innumerevoli oggetti e reperti risalenti
alla Grande guerra. Per finire potranno concedersi una tappa di ¾ d’ora presso
la trattoria Jelkin Hram (16), dove
si potrà eventualmente usufruire di un primo piatto in convenzione, da
prenotare in segreteria entro venerdì 12 giugno, composto di un minestrone di
tradizione locale con salciccia e pane al prezzo concordato di € 7.
Ore 18.00 Dresenza-Drežnica, piazza centrale. Partenza generale di tutta la comitiva con le
corriere. Si scende a Kobarid-Caporetto; nel percorso di rientro a Trieste si
seguirà il tragitto fatto all’andata.
Ore 20.30 Arrivo a Trieste. Fine della gita.
Caratteristiche
degli itinerari: Il primo e secondo gruppo,
dopo un inizio su carrareccia e scorciatoie, affronteranno il percorso percorrendo
sentieri anche erti ma mai pericolosi (E), eccetto la discesa dal monte Rosso che
richiede un po’ d’attenzione (EE). Il terzo
gruppo percorrerà carrarecce e qualche scorciatoia (T). La visita facoltativa
alla Koseška korita si svolge su sentiero segnalato (E).
Iscrizioni e ulteriori informazioni
presso la sede del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22.
La mappa è tratta dalla carta slovena " KRN " PZS in scala originale 1: 25000 |