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IL PROGRAMMA (versione Ollivier) della quarta tappa della TRAVERSATA IN CINQUE TAPPE DELLA VALLE DEL FIUME TIMAVO - DALLE SUE SORGENTI ALLE GROTTE DI SAN CANZIANO

TRAVERSATA NELLA VALLE DEL FIUME TIMAVO
quarta tappa - DOMENICA 4 NOVEMBRE 2018
DAI MONTI BRKINI AL CARSISMO DEL TIMAVO

L’itinerario -       Prima parte: Ostrožno Brdo (631 m), ospedale partigiano Zalesje (572 m), Suhorje (517 m), Buje (380 m);
Seconda parte:  Dolnje Vreme (368 m), chiesa di Santa Marija (362 m), Vremski Britov (370 m), Famlje (405 m).

IL PROGRAMMA DELLA GITA, orari e indicazioni:                                                                cliccando sui nomi in rosso si aprono i siti corrispondenti    
Ritrovo dei partecipanti in piazza Oberdan;
Il viaggio:  ore 7.30 Trieste. Partenza con la corriera. Si entra in Slovenia attraverso l’ex-valico di Basovizza-Lipica. Superate Lokev e Divača, ci s’inoltra nella valle (all’inizio ampia) del fiume Reka-Timavo. Poi, quando la valle si fa più stretta, si raggiunge una grande casa (punto 1). E’ una costruzione speciale dove si trovano delle antiche, grandi pompe che in origine servivano per fornire l’acqua per le locomotive a vapore. L’acqua, prelevata da una sorgente, scendeva intubata fino al locale delle pompe che poi provvedevano a risollevarla a un’elevata cisterna per concedere la richiesta pendenza a una linea d’acquedotto che arrivava addirittura fino a Aurisina. Breve visita, grazie alla cortesia del custode. Si continua con la corriera sulla strada che costeggia il Timavo raggiungendo il parcheggio del ristorante pri Zotlarju, in località Buje (punto 2). Sosta per un caffè e un minidolcetto compresi nella quota d’iscrizione. Proseguendo, subito dopo iniziano i pascoli dell’interessante fattoria Zagar che, pur dopo reiterati tentativi d’approccio, purtroppo non ci è stato consentito di visitare. E’ un vero peccato perché, oltre alle ben riattate case padronali, il proprietario, che si dedica anche all’allevamento di mucche e cavalli, ha restaurato perfettamente un mulino-segheria. Crea suggestione l’esitenza in loco di un vecchio ponte con cui in antico si poteva oltrepassare la “Grande acqua”. Si prosegue con la corriera e giunti in località mulino Ambrožic (3), si devia a destra seguendo una strada locale sufficientemente larga che, superato con un ponte il Reka-Timavo, s’innalza fino a raggiungere il paese di Ostrožno Brdo (punto 4).
Ore 9.30 - La prima parte: s’inizia l’escursione compiendo una passeggiata per attraversare il solare paese, che si distende allungandosi su una panoramica dorsale; siamo nel cuore dei monti Brkini. A fine paese c’è la chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova e l’edificio dell’ex-scuola che contiene due stanze il cui arredamento è allestito per rappresentare il non lontano ospedale partigiano di Zalesje (punto 5). L’ospedale partigiano funzionò dal marzo 1944 al gennaio 1945 e curò 220 feriti. La visita con una guida del posto costa 3 € a persona, ma ne vale la pena. Oltre alla baracca principale, si può vedere la cucina e un riparo-bunker per i feriti più gravi. Il tutto è stato recuperato e restaurato come allora; l’inaugurazione è avvenuta di recente, con grande afflusso di popolazione. La visita sarà però facoltativa anche perché comporta 1,8 km e 3/4 d’ora di cammino in più. Quelli che invece non intendono visitare l’ospedale partigiano, giunti al bivio per Suhorje (6) potranno, accompagnati da un capogita, deviare a destra e anticipare il cammino del percorso successivo. Comunque sia, dopo il suddetto bivio si dovrà seguire una buona strada bianca che s’inoltra in un ambiente suggestivo, dove ai boschi si alternano le panoramiche zone prative. Questa bella strada a fondo naturale è il collegamento che ci consentirà d’arrivare al paese di Suhorje, preannunciato dalla bella chiesa dedicata a San Nicola (17°sec.). Poco dopo si entra in paese (punto 7), che è anch’esso edificato sul colmo della dorsale dei Brkini. Gli edifici sono posti in maniera non lineare e quindi offrono angoli paesani sempre differenti. Ci sono, è vero, anche delle case in fase di rovina (l’emigrazione è stata in passato molto consistente) però questi paesi, che una volta erano posti in luoghi piuttosto isolati, ora pian piano si stanno riprendendo. Parecchie sono le case restaurate e l’economia è migliorata anche perché, oltre al duro lavoro dei campi (celebre la produzione fruttifera della Brkinia), molti dei laboriosi paesani aggiungono anche i proventi ricavati dai lavori svolti nelle cittadine vicine più importanti (Ilirska Bistrica, Capodistria…), che la globa-rizzazione ha reso accessibili in giornata con meno difficoltà. Oltrepassiamo dunque questo paesino seguendo la strada principale che poi scenderà andando a collegarsi alla località Buje. Poco dopo un tabernacolo votivo, conviene però prendere a destra una buona scorciatoria che ci consente, dopo un aperto tratto prativo pianeggiante, di scendere senza difficoltà nel bosco, facendoci così evitare l’asfalto. Si sbuca presso le costruzioni della fattoria Volk (8), un luogo rurale piuttosto ameno che offre anche possibilità d’alloggio. La fattoria è però dedicata specialmente all’allevamento delle mucche e dei cavalli. Ancora 1 km. e si raggiunge l’importante ponte sul Reka-Timavo e oltrepassatolo all’adiacente gostilna-ristorante pri Zotlarju di Buje (2), già da noi conosciuta in precedenza. In modo semplice si farà qui la sosta per il pranzo al sacco. Fine della prima parte della gita.
Una precisazione: il successivo tratto della valle del Timavo è per sua natura parecchio stretto e non esistono validi sentieri che in qualche modo seguono lo scorrere del fiume. Nel programma della gita è stato deciso di farlo in corriera anche per evitare i pericoli del camminare per 4 km. su una strada dal traffico veloce. Giunti a Gornje Vreme la valle ridiventa ampia e consente di restare più fedeli al vero tema dellla traversata: il fiume Reka-Timavo.
Ore 14.00 Gornje Vreme (punto 9). Inizio della seconda parte dell’escursione a piedi. Si scende al greto del fiume Timavo, che qui descrive un ampio meandro, e si costeggia in maniera libera la larga sponda destra del fiume, che è quasi totalmente prativa. In caso di terreno eccessivamente fangoso si percorrerà il bordo superiore della scarpata che, digradando ripidamente, delimita l’alveo del fiume. Giunti nei pressi dei pochi resti di un mulino, si risale al bordo superiore dell’altopiano e seguendolo, evitata un’area recintata adibita a pascolo, si raggiunge la grande chiesa di Santa Marija (10) evidenziata dai suoi due campanili. Visita all’interno della chiesa, che costudisce pregevoli altari e ha l’abside interamente affrescata con dipinti cinquencenteschi. Visita accompagnata anche agli esterni dell’importante casa adiacente, ora adibita a centro di recupero sociale gestito da un’organizzazione internazionale.
Con una carrareccia affiancante il vicino cimitero, si ridiscende in riva al Timavo. Uno sbarramento che era al servizio di un ormai scomparso mulino, provoca uno spettacolare turbinio d’acqua. Tenendosi vicini al fiume ed evitando le recintazioni di zone di pascolo, con una breve risalita si raggiunge Vremski Britov (11),  composto di vecchie ma dignitose case (una con un bel portale, un’altra con funzione di nuovo affittacamere). Alla fine del paese si possono visionare i resti delle strutture delle miniere di carbone da molto tempo dismesse. Si scende nuovamente al greto del Timavo per raggiungere l’area pertinente a una “casa per pescatori”; il luogo è molto ameno. Oltre il fiume s’intravede il paese di Škoflje con il suo ottimo agriturismo con un bel campeggio e poco più avanti, in una caratteristica forra, si nota il ponte sul fiume Timavo, che è l’unico esistente nella zona. Un breve percorso su strada asfaltata e si raggiunge Famlje. Nel transitare per il paese, sarà possibile visitare l’antica chiesetta di San Tommaso (12), anch’essa avente l’abside affrescata con dipinti religiosi del 1480 circa.
Ore 16.30 Famlje.  In un’area-picnic del paese sarà allestito un semplice rinfresco a base di salumeria e bibite, allo scopo di festeggiare insieme la conclusione della quarta tappa della traversata della valle del fiume Timavo. Alla fine del rinfresco, partenza con la corriera per il rientro a Trieste.
Ore 18.00 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan. Fine della gita.

Il programma della gita sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore,
sotto la guida dei capogita Sergio Ollivier (cell. 3493413641) e Roberto Vernavà (cell. 3382598652).
La mappa è tratta dalla carta slovena ”Slovenska Istra” è in scala adattata 1:xx000.

Caratteristiche dell’itinerario: si svolge su percorso misto, senza difficoltà al transito. Ore 5 e ½ di cammino - km. 15 circa. Dislivello in salita metri 120, in discesa metri 330.

ISCRIZIONI: le iscrizioni alla gita si fanno presso la segreteria del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22 (tel. 040635500), aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 17.30 alle ore 19.30. La quota di partecipazione è pari a € XX e comprende la sosta caffè al mattino e il rinfresco finale a Famlje. I non soci Cai dovranno versare un supplemento di € x per l’assicurazione soccorso alpino.



La mappa è tratta dalla carta slovena "Slovenska Istra"  in scala originaria 1:50000