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1l - Traversata da Campo Marzio a Cosina, seguendo il tracciato della ex-ferrovia Trieste-Erpelle - Programma della gita del 17 gennaio 2010 - versione Sergio Ollivier

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PROGRAMMA DELLA GITA
che si svolgerà la
DOMENICA 17 GENNAIO 2010
sul tema: Valorizzazione della
PISTA CICLOPEDONALE SAN GIACOMO-COSINA
ricavata dal vecchio tracciato dell'ex-
FERROVIA TRIESTE-ERPELLE

La premessa: Il punto d'inizio della gita sarà scelto a propria discrezione dai partecipanti, tenendo conto degli orari indicati, servendosi in modo autonomo degli autobus urbani cittadini. Parimenti i gitanti potranno concludere la loro gita a loro piacimento, ritornando in modo indipendente a Trieste con gli autobus urbani, reperibili fino alla località Sant'Antonio-Moccò. Coloro che intendessero proseguire oltre, per il ritorno a Trieste potranno usufruire di una nostra corriera, che sarà a disposizione a Cosina, alla fine dell'escursione. Il costo del trasporto, pari a € XXX, deve essere prenotato all'atto dell'iscrizione alla gita.

Orari e indicazioni dei punti notevoli:
1° punto di ritrovo (per i più allenati): ore 8.00 presso l'ex-stazione ferroviaria di Campo Marzio (punto 1, al km.0, bus 8-9). Si percorrono le vie più vicine al vecchio tracciato, che corre affiancato a quello della ferrovia Transalpina.
2° punto di ritrovo: ore 9.00 presso il campo San Giacomo, davanti alla chiesa (punto 2, bus 1- 10). Partenza generale della comitiva; si raggiunge la vicina via Gramsci, da dove ha inizio la pista ciclopedonale San Giacomo-Cosina.
Ore 9.15 San Giacomo, inizio pista ciclopedonale (al km. 3,2). Partenza effettiva della gita. S'incontrano i punti notevoli: ponte sulla via Ponziana (a) e l'Ospedale Infantile Burlo Garofalo.
Ore 9.30 Burlo Garofolo (punto 3, al km 3,8, bus 10). Si passa sul nuovo ponte che oltrepassa la via dell'Istria. Nel proseguire s'intersecano le vie Grimani e Costalunga, arrivando sullo slargo dove sorgeva la stazione di Sant'Anna (b); sul luogo sono state edificate sette palazzine dei ferrovieri. Si continua sul tracciato recentemente sgomberato da due deturpanti depositi di carcasse d'auto. Passando sotto il piccolo ponte di via delle Campanelle, si arriva a un ex-casello ferroviario (c), ora adibito a casa d'abitazione. Si passa sopra il grande viadotto a 8 archi di "rio Corgnoleto" (d), che offre un'ottima veduta verso il porto industriale e la penisola muggesana.
Ore 10.00 Campanelle, vicino al campo di calcio (punto 4, al km. 5,7, bus 33). Si sottopassa la via Brigata Casale e nei pressi dell'Erta Sant'Anna, s'incontra un ex-casello ferroviario (e). Sorpassato il grande viadotto sul rio Spinoleto (f-grandiosa vista sul golfo), si arriva alle prime case del rione popolare di Altura. Breve sosta per la merenda al sacco.
Ore 10.30 Altura, complesso ricreativo (punto 5, al km .6,6, bus 37-48). Proseguendo s'incontra l'unico casello (g) non acquistato e quindi in uno stato di desolante, deprecabile abbandono. Poco dopo, il problema del superamento della superstrada triestina è risolto grazie a un sovrappasso.
Ore 10.45 Sotto Cattinara (punto 6, al km.7,3, bus 37-48). Dopo un viadotto (h) e un tratto in trincea, un altro viadotto (k) sul rio Zaule, dal quale si gode di una vista molto panoramica, conduce all'ingresso di una galleria in curva (i-lunghezza 224 m.), che è illuminata con regolazione fotocellulare, che però non è funzionante nelle ore notturne. All'uscita, superato un viadotto (l) e un casello, dove c'era una fermata del treno, si arriva al paese di San Giuseppe.
Ore 11.30 San Giuseppe (punto 7, al km.. 8,9, bus 41). Proseguendo si sottopassa (m-posteggio automobili, la zona è stata da poco risistemata) l'importante strada che dalla Chiusa di Cattinara scende verso Bagnoli. Ancora un tratto nel bosco e si arriva al grande spiazzo dell'ex-stazione ferroviaria di Sant'Antonio-Moccò (n), dove ora abitano 4 famiglie. Poco dopo s'interseca la strada che da San Lorenzo scende a Sant'Antonio; adiacente si trova un altro casello.
Ore 12.15 Sant'Antonio-Moccò, incrocio (punto 8, al km..10,4. bus 41). Ultimo punto dì ingresso o d'uscita dall'itinerario, se ci si avvale dell'uso degli autobus urbani. Si entra nel cuore della val Rosandra. Sottopassato il piccolo ponte di località Hervati (o), si supera un grande terrapieno in pietra (p), dove a sinistra si notano brevi palestre d'arrampicata e a destra si apre una straordinaria veduta panoramica dominante la val Rosandra e in lontananza il golfo triestino. Poco oltre due gallerie (q-97 m. e r-82 m) si raggiunge, nel punto d'intersezione della stradina che scende a Bottazzo, il casello Modugno, in gestione al Cai Alpina delle Giulie.
Ore 12.30 Val Rosandra, casello Modugno (punto 9, al km. 12). Poco dopo il casello. a fianco della pista si apre l'imbocco dell'estesa grotta "Fessura del vento". Considerevole è anche la vista sul versante opposto del monte Carso, nel suo crinale si notano l'antica chiesetta di Santa Maria in Siaris e il Cippo Comici; in basso la cascata di 35 metri formata dal torrente Rosandra. Un sentierino in salita porterebbe all'interessante grotta delle Gallerie. Si giunge così allo slargo, dove sfocia il sentiero n° 1 che sale dalla frazione di Bottazzo e subito dopo ad altre due gallerie (s-46 m e t- 22 m). Nel mezzo continua il sentiero segnalato n° 1 che, in modo spettacolare, sale alla vetta del monte Stena. Subito dopo un'alta trincea artificiale (da notare sul suo culmine un cippo che indica il confine con la Slovenia), è raccomandabile una breve deviazione che porta allo sperone roccioso dove si ergeva il castello di Draga, ora ridotto a pochi ruderi. Siamo giunti alla confluenza della valle superiore, che si può ben osservare da un poderoso terrapieno (u), dove convergono i torrenti Bottazzo, Griza e Rio del Sangue per formare il celebre Rosandra. Ancora una larga curva, con veduta del campanile della chiesa di Sant'Elia, e si giunge all'ex-casello (v), inglobato nel paesetto di Draga e alla vicina "Locanda da Mario", nei pressi della quale si farà la sosta per il pranzo al sacco.
Ore 14.30 Draga Sant'Elia, locanda da Mario (punto 10, al km. 14,3). Si riprende la pista ciclopedonale che, allo scopo di guadagnare quota, qui descrive un ampio tornante. Dopo un altro casello (w), diventato un bel villino con giardino, s'incomincia a dirigersi versi est, in direzione diretta verso Cosina, ancora però distante 5 km. Preceduta da un viadotto a 3 archi (j), si perviene all'ex-stazione di Draga Sant'Elia, importante nel passato ma ora in stato d'incomprensibile chiusura e degrado. Si potrà qui pervenire in modo più diretto, risparmiando 15 minuti di cammino. Ore 15.00 Stazione ferroviaria di Draga Sant'Elia (punto 11, al km 14,9). Poco dopo si varca il confine e si entra in territorio sloveno. Dopo un tratto trincerato, interessante dal lato geologico, si tralascia la deviazione che ci porterebbe alla chiesa di San'Elia e all'adiacente paesetto di Mihele dove recentemente è stato aperto un frequentato agriturismo, pervenendo all'ultimo casello ferroviario (y), anch'esso chiuso e inutilizzato. Con bella vista retroattiva su un ameno altopiano erboso e i soprastanti paesetti di Mihele e Nazirec, si prosegue in modo lineare ma rilassante, superando un ultimo viadotto (z). Bella la vista verso i colli che chiudono la valle del torrente Botazzo e in fondo lo squarcio della val Rosandra e uno spicchio di Trieste e il suo mare. Dopo uno slargo, il punto più avanzato dove è concesso pervenire con l'automobile, si sfocia sulla strada secondaria che, staccandosi dalla statale Cosina-Capodistria, conduce a Clanez. Qui termina in pratica la pista ciclopedonale e i gitanti troveranno ad attenderli la corriera. Il successivo tratto del tracciato dell'ex ferrovia Trieste-Erpelle è stato cancellato per effetto della costruzione della autostrada. In circa ¼ d'ora è' possibile raggiungere a piedi Cosina e la sua stazione ferroviaria, effettivo punto d'arrivo dell'ex-ferrovia Trieste-Erpelle, percorrendo, con la dovuta cautela, il bordo sinistro della trafficata strada statale.
Ore 16.30 Fine della pista ciclopedonale (punto 12, al km 18,7). Rientro a Trieste con la nostra corriera.

IMPORTANTE: Durante il viaggio di rientro è prevista una sosta di 1 ora presso il ristorante "Pri Brigiti" (ex-Kompas,), posto subito prima il confine sloveno-italiano, per un'eventuale cenetta facoltativa in convenzione, da obbligatoriamente prenotare in sede entro venerdì 15 gennaio, composta di un primo piatto di "gnocchi con gulasch e pane" al prezzo di € 6 (sei). Coloro che non vorranno trattenersi, saranno trasportati direttamente fino a Basovizza, dove potranno rientrare a Trieste servendosi dell'autobus 39.

 MODALITA' DÌ PARTECIPAZIONE:
Le iscrizioni alla gita, accompagnate dalla quota di € XXX, si effettuano presso la segreteria del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22, da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio dalle ore 17.30 alle ore 19.30. Il pagamento della corriera per il rientro a Trieste, sarà effettuato sul posto al momento della partenza della corriera ma, per ragioni organizzative, è obbligatoria la prenotazione in sede.

Mappa tratta dalla carta 1:25000 edita dalla libreria Transalpina di via Torrebianca