DOMENICA 13 MARZO 2011
Grande traversata dal golfo di Trieste alla piana di Lubiana
Quinta tappa: “ Dal polje di Planina al lago Circonio ”
Quinta tappa: “ Dal polje di Planina al lago Circonio ”
L’itinerario: Planinska Jama-Cavernone di Planina (490 m), Planina (466 m), castello di Haasberg (475 m), Rakov Škocjan-Rio dei Gamberi (520 m), Cerknisko Jezero-Lago Circonio (549 m), Dolenja Vas (554 m), Cerknica (563 m), Begunje (610 m).
IL PROGRAMMA, indicazioni e orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in via Fabio Severo, di fronte alla Rai.
Ore 7.00 Trieste. Partenza con la corriera. Il tragitto stradale: entrati in Slovenia attraverso l’ex valico di Fernetti, si percorre l’autostrada uscendone allo svincolo di Postumia. Ancora 10 km. e si arriva a un posteggio nei pressi del cavernone di Planina, all’inizio del paese di Planina (km. 63 da Trieste). Con un breve tragitto, visionando l’alta torre Ravbajer, unica superstite di un antico castello, raggiungiamo lo spettacolare antro d’ingresso della Planinska jama. Visita limitata solo agli esterni ma da non mancare, in altra occasione, la facile visita guidata della grotta.
Ore 9.00 Planinska jama-Cavernone di Planina (punto 1). Seguiamo per 1 km. un tratturo che, tenendosi ai bordi del fiume Unica, sfocia sulla strada principale poco prima dell’unica trattoria del paese, la gostilna Demsar (tel.003864741301). Breve sosta per un caffè.
Ore 9.30 Planina (punto 2). Giunti nei pressi della chiesa, deviamo a destra (il percorso è proposto anche come itinerario ciclabile) entrando nel vastissimo polje di Planina. Prendiamo un tratturo-scorciatoia che si tiene al bordo del fiume, mirando al ponte che permette di oltrepassarlo. Nel caso che il polje sia in fase d’allagamento, bisogna percorrere invece per 2 km. una buona strada bianca, che toccata la copiosa sorgente dell’affluente Malenščice, conduce anch’essa allo spiazzo dove si ergono l’ancora imponenti rovine del castello di Haasberg.Visita all’adiacente sorgente Skratovda.
Ore 10.30 Castello di Hassberg (punto 3). Proseguiamo prendendo una buona carrozzabile, percorribile anche in automobile, che s’innalza a tornanti nel bosco e dopo 2 km. raggiunge la sella, dove troviamo ospitalità in una graziosa area picnic. Non conviene raggiungere la cima del colle sovrastante dove si ergeva lo Stari Grad, il primitivo castello, del quale non resta più traccia. Dalla cima, dove ora è eretta un’antenna, però si potrebbe godere di un’ottima vista verso settentrione. Sfociati in un’amena zona prativa, incrociamo una strada locale e seguendola a destra raggiungiamo un importante incrocio. Avendo tempo è meritevole una deviazione a destra su un’analoga carrozzabile che sale da Planina, per potersi affacciare al bordo di una profonda dolina e a un interessante bunker. Ci troviamo, infatti, sui luoghi dove passava, negli anni ’30, il confine fra l’Italia e la nascente Jugoslavia. All’incrocio anzidetto prendiamo a sinistra e attraversando un bellissimo bosco si arriva, senza possibilità di sbagliare, alla linea ferroviaria che porta verso Lubiana, che oltrepassiamo facendo attenzione. Ancora un tratto nel bosco e, annunciato da un inevitabile ma stridente segnavia sonoro, raggiungiamo l’obbligato sottopassaggio che ci consente di andare oltre l’autostrada slovena. Giunti sull’alfalto, andando a destra per 350 metri, perveniamo al grande incrocio dove inizia la strada interna che segue tutta la valle del Rio dei Gamberi. All’incrocio i gitanti troveranno la nostra corriera (che sosterà fino alle ore 15) che consentirà di eventualmente terminare già qui la loro camminata. Percorriamo per 15 minuti la larga strada bianca e giunti all’incrocio con un’altra che percorre il versante opposto del fiume, con una breve deviazione perveniamo a una ben tenuta casa per cacciatori dove, avvalendosi delle sue rustiche panche esterne, si farà il pranzo al sacco. Riprendiamo il cammino raggiungendo i pochi resti della chiesetta di San Canziano, posta sul colmo del grande ponte naturale. Il fiume Rak dopo aver percorso la valle del Rio dei Gamberi, crea questo famoso passaggio nella roccia al fine di avviarsi verso al suo ormai vicino inabissamento. E’ lo stesso fiume che poi, unendosi all’interno con quello della Pivka, va a scorrere all’aperto dal cavernone di Planina, con il nuovo nome di Unica. Solo per pochi esperti è prevista la discesa del ripido pendio che porta alla sua affascinante riva. Proseguendo con la larga strada bianca, incrociamo la Tkalca jama, ultimo punto da cui si può intravedere il fiume, e continuando per 1,5 km. si raggiunge in tutta tranquillità lo spiazzo dove sorge il grande ristorante con alloggio “Rakov Škocjan”. Esiste, come meritevole alternativa, la possibilità di seguire un sentiero naturalistico con segnavia rosso-blu che si tiene più vicino alle sponde del fiume, toccando zone molto suggestive come quella della sorgente laterale del Kotlici. Da non mancare, nel frequente caso di sua fase di non allagamento, il transitare lungo la piana erbosa, tenendosi in riva al fiume. Il percorso è molto gratificante, per la grande amenità del luogo, allietato dal colore inteso delle acque. Sosta per ricompattamento della comitiva presso l’albergo, solitamente chiuso in questa stagione.
Ore 13.00 Rakov Škocjan, ristorante-albergo (tel.003867097470) (punto 4). Si continua con la carrozzabile e ignorato l’incrocio con l’analoga (interdetta al transito veicolare) che si snoda nel versante settentrionale, al successivo bivio è d’obbligo una digressione. In breve raggiungiamo il bordo superiore dell’altrettanto celebre "piccolo ponte naturale". La visione dall’alto del fenomeno carsico è di alta suggestione. Solo ai più esperti sarà concesso, tempo permettendo, di scendere con un sentierino fino al greto del fiume Rak e seguirlo, con uno spettacolare ma complicato passaggio fra massi e grotte, fino a raggiungere l’imbocco delle Zelške jame, da dove sgorga il misterioso fiume carsico. Il ricongiungimento della comitiva avverrà lungo il cammino verso il lago Circonio. Proseguiamo con la strada bianca, aperta anche alle automobili. Giunti al primo incrocio si va a destra, al secondo invece a sinistra, altrimenti ci avventureremmo in direzione del dominante monte Javornik. Questo dedalo di carrarecce è spesso frequentato dagli appassionati delle montain-bike. La carrozzabile, dal traffico inesistente, passa nel bosco, in un paesaggio prettamente carsico, fatto di doline e roccette affioranti. Dopo circa 1 ora di cammino, si sfocia in una strada bianca: all’improvviso appare la grande distesa del lago intermittente Circonio. Vicini si trovano gli inghiottitoi della Mala e Velika Karlovica, dove il fiume va a inabissarsi, ma è difficile raggiungerli per scoscesità del qui precipitante bordo del polje. Svoltiamo a sinistra e percorriamo per 1,5 km. la larga carrozzabile che si tiene a mezzacosta, alta rispetto il livello della distesa, che a secondo della piovosità può presentarsi come un immenso pianoro erboso o un magnifico lago. Nell’ultimo tratto è anche possibile e piacevole tenersi proprio al bordo del fiume. Raggiungiamo così il tranquillo paese di Dolegna Vas, che si distende armoniosamente ai due lati del fiume Cerkniščica. Sosta per la ricongiunzione della comitiva presso l’agriturismo Kontrabantar, che ha come principale attività l’allevamento di cavalli.
Il programma prevede che ora i gitanti possano scegliere fra due possibilità:
a) Continuazione dell’itinerario a piedi fino a Begunje:
Ore 15.30 Dolenja Vas (punto 5). Ripartenza. Transitando a lato del fiume oltrepassiamo il ben tenuto paese; già s’intravede il più consistente paese di Cerknica, che raggiungiamo con un breve percorso stradale. Si sale alla piccola altura del Tabor dove racchiusa fra le mura (non più esistenti) si ergeva la cittadella fortificata. Sul punto più alto si trovano, inserite in una piazza di stampo antico, la chiesa dedicata alla Nascita di Maria (XV sec.) e altri storici edifici. Adiacente, come buon punto di sosta e ristoro si trova la pizzeria Glaž'k (tel. 0038617093344).
Ore 16.00 Cerknica (punto 6). Partenza dal paese. Per raggiungere Begunje, punto di fine itineraro, potremmo percorrere per 3,5 km. la strada asfaltata. Di poco più lunga è invece una carrareccia che attraversa una movimentata area collinare e, sfiorando una nuova zona di villette residenziali in fase veloce espansione, sfocia nell’altopiano all’altezza del grosso borgo, si distende lungo la strada principale. Da notare la ben tenuta la chiesa dedicata a San Bartolomeo, riedificata nel secolo scorso su una precedente risalente al quattrocento, la vecchia scuola e una interessante una sorgente dove un cartello, redatto dall’attiva la comunità turistica locale, illustra il modo di lavorare e vivere di una volta. Raggiungiamo lo slargo in fondo al paese, dove c’è anche l’accogliente gostilna Tursic (tel 0038617056177), il luogo da dove avrà inizio la prossima gita. Fine dell’escursione a piedi.
Ore 17.30 Begunje (punto 7). Partenza con la corriera. Si ritorna nuovamente al paesetto di Dolenja Vas e all’agriturismo Kontrabantar.
b) Visita guidata al museo Jezeski Hram (tel.0038617094053) di Dolenje Jezero.
Ore 15.30 Dolenja Vas. Partenza con la corriera. Si raggiunge il paesetto di Dolenje Jezero (a 3 km).
Ore 15.45 Dolenje Jezero (punto 8). Visita con la guida (costo € 4,6) all’interessante museo che spiega, attraverso un video, fotografie e un plastico simulante le fasi di allagamento del bacino, tutte le caratteristiche che rendono eccezionale il fenomeno geologico del lago di Circonio.
Ore 17.15 Dolenje Jezero. Partenza con la corriera e ritorno a Dolenja Vas.
Ore 17.45 Dolenja Vas, agriturismo Kontrabantar (tel.0038617092253). A comitiva riunita: sosta di 1 ora nell’agriturismo per festeggiare con una bicchierata la conclusione della quinta tappa della “Grande traversata dal golfo di Trieste alla piana di Lubiana”. Possibilità di usufruire in convenzione facoltativa di un primo piatto di tradizione locale, da prenotarsi in sede entro venerdì 11 marzo. All’atto dell’iscrizione alla gita si potrà scegliere fra: 1) jota con mezza salciccia al prezzo di € 5 oppure 2) gnocchi con gulasch al prezzo di € 6.
Ore 19.00 Dolenja Vas. Inizio del viaggio di rientro. Il tragitto stradale: si entra nell’autostrada slovena allo svincolo di Unec, rientrando in Italia attraverso l’ex valico di Fernetti.
Ore 20.30 Trieste. Arrivo in Foro Ulpiano (a 66 km da Dolenja Vas). Fine della gita.
Caratteristiche del percorso: si svolge interamente su comode carrarecce, tranne che per un paio di possibili deviazioni, raccomandabili solo ai più esperti.
La lunghezza totale dell’itinerario è di circa 23,5 km.
Grazie all’uso della corriera potrà essere interrotto all’inizio del Rakov Škocjan (10 km.) oppure a Dolenja Vas (18 km.).
Dislivello max: metri 230 in salita, 110 in discesa.
Il programma sarà strettamente osservato, salvo caso di forza maggiore.
Capigita: Rosanna Sciancalepore e Sergio Ollivier (3493413641).
La mappa è stata tratta dalla carta slovena scala 1:50000 "Notraniski hras" |