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DOMENICA 27 MARZO 2011
GRANDE TRAVERSATA DAL GOLFO DI TRIESTE ALLA PIANA DI LUBIANA
Sesta tappa: DAL LAGO DI CIRCONIO AL CASTELLO DI BISTRA
L’itinerario: ( suddiviso in 3 fasi)
a) Turistico T: Begunje (610 m), Bezuljak (628 m), Kožljek (788 m)
oppure impegnativo E: Begunje (610 m), monte Velika Špička (955 m), Kožljek (788 m).
b) Turistico T: Kožljek (788 m), bivio per Pekel (670 m).
c) Turistico T: Bivio per Pekel (670 m), Pristava (455 m), Ohonica (317 m), Borovnica loc. Dražica (330 m).
oppure impegnativo EE: Bivio per Pekel (670 m), inizio cascate del Pekel (620 m), ristorante Pekel (412 m), Ohonica (317 m), Borovnica loc. Dražica (330 m).
Finale di gita nei pressi del parco del castello di Bistra.
IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in via Fabio Severo, di fronte alla Rai.
Ore 8.00 Trieste. Partenza con la corriera: entrati in Slovenia attraverso l’ex-valico di Fernetti, si percorre l’autostrada slovena uscendone allo svincolo di Planina. Arrivati a Cerknica, al margine del Cerkniško jezero, ancora 3 km. e si raggiunge il grosso borgo di Begunje. Si posteggia vicino alla chiesa di San Bartolomeo (a km. 68 da Trieste).
Ore 9.30 Begunje (punto 1). Transito in visita al paese per conoscerne la sua storia, tradizioni e le cose più interessanti. Arrivo allo slargo situato in fondo al paese, dove si trova la gostilna Tursic (tel. 0038617056177). Sosta per il caffè.
a) Ore 10.00 Begunje, gostilna Tursic (punto 2). Inizio dell’escursione a piedi. Per la prima parte della gita sono previsti due possibili itinerari:
Itinerario facile (T-acc.Panarella). Lasciamo il paese e seguendo un segnavia giallo-blu si traversa nel bosco, tenendosi subito a monte del vastissimo altopiano di Begunje, i cui prati sono anche percorribili in modo libero. Raggiunta la strada bianca che sale verso Kožljek (che costituisce un possibile tragitto più diretto), continuamo invece in traversata (segnalazioni) fino a raggiungere il paesetto di Bezuliak, mirando verso la bella cuspide del campanile della chiesa di Sv. Marijno.
Ore 10.45 Bezuliak (punto 3). Tenendosi al margine alto dell’abitato, rintracciamo il segnavia che ci indica il comodo sentiero che, senza eccessive pendenze, consente di salire, fino a sfociare sulla detta strada bianca, poco prima del paese di Kožljek. La prima costruzione è il piccolo ma grazioso agriturismo Znidarjevi (tel. 0038631317607, 5 posti-letto), il luogo dove avverrà la riunificazione della comitiva.
Itinerario impegnativo (E-acc.Ollivier). Partenza da Begunje: seguendo il segnavia bianco-rosso, iniziamo l’erta ascesa (opportuni i bastoncini) di un ripido pendio erboso, arrivando in cima a un cocuzzolo, dotato di croce e libro di passaggio, dove è già ottima la vista sull’altopiano di Begunje. Entrati nel bosco, dopo un primo tratto piano, ci innalziamo ancora con il sentiero segnalato (scivoloso in caso di pioggia) fino ad arrivare alla vetta della Velika Špička, una frequentata meta degli escursionisti locali: il vastissimo panorama spazia a 180° sull’altopiano di Begunje e il suo territorio e in lontananza sul bacino lacustre del Cerkniško Jezero e i monti che lo racchiudono. Sulla sommità troviamo rustiche panche, una tabella indicatrice e il libro di vetta.
Ore 11.00 monte Velika Špiĉka (punto 4). Iniziamo la discesa: il sentiero segnalato porta alla strada asfaltata locale che collega Kožljek al vicino villaggio di Stražišĉe. Possiamo scendere con la stradina, oppure seguendo un tratturo secondario; raggiunto Kožljek, si rintraccia l’accogliente agriturismo, molto simile a un rifugio di montagna, dove avverrà la riunificazione della comitiva. Possibilità di ristoro con un caffè e un dolce tradizionale (strudel), che però sarà obbligatorio prenotare in sede entro venerdì 25 marzo, al prezzo convenzionato di € 2.
b) Ore 12.00 Kožljek, agriturismo Znidarjevi (punto 5). Partenza a comitiva riunita. Passando davanti alla piccola chiesa di Sant’Anna attraversiamo il paese, composto di vecchie ma ben tenute case rurali, armoniosamente inserite nell’ameno paesaggio prativo circostante. Seguiamo un’ottima forestale, denominata Kolesarska Pot, anche proposta quale pista ciclabile per le montain-bike, che ci consentirà di scegliere, in tutta certezza d’itinerario, fra il dedalo delle carrarecce che s’inoltrano negli splendidi boschi del Menišija. Presto s’incontra il bivio dove si stacca il sentiero europeo E/6, che potrebbe costituire un’alternativa più varia e impegnativa alla comoda strada bianca.
Per evitare eccessive perdite di tempo la gita non prevede di percorrere il sentiero E/6 che, in altre occasioni di gite, potrebbe costituire l’ipotesi per un ottimo itinerario circolare. L’itinerario inizialialmente segue una larga trattorabile; giunti a un incrocio le segnalazioni bianco-rosse guidano alla dorsale sommitale del monte Vinij vrh. Suggestivo è il guadagnare le due cime del monte per godere dell’intatto ambiente naturale; la vista invece è impedita dal bosco. Dopo un tratto pianeggiante, la discesa avviene seguendo un’evidente mulattiera segnalata in parte dissestata dall’acqua, per cui, in caso di terreno bagnato, sono opportuni i bastoncini. Si sfocia infine nella strada bianca principale all’altezza di un piccolo crocefisso, a 5 minuti dal bivio fondamentale dove si stacca l’eventuale deviazione che introduce verso l’affascinante mondo delle cascate del Pekel.
L’itinerario della gita prevede di seguire per 5,5 km. la comoda forestale, percorribile anche in automobile ma pochissimo trafficata, che attraversa il grande altopiano collinare della “foresta del Menišija”. A un primo bivio bisogna prendere a sinistra e poi in leggera discesa camminiamo sempre molto vicini alla sponda sinistra del torrente Borovniščica, che qui ha le sue origini, le cui acque andranno poi a formare le cascate del Pekel. Durante il tragitto s’incontrano un paio di cascine con attrezzatura di rustica area picnic, ideali per compiere la sosta per il pranzo al sacco. Dopo circa 1 e ½ ora di rassicurante e distensivo cammino, trascorso del tutto immersi in una natura solitaria e ancora incontaminata, raggiungiamo un importante bivio. Qui giunti, dobbiamo abbandonare la strada bianca principale che ci condurebbe dapprima agli abitati di Padež e Pokojišce e infine a Borovnica. Sufficenti segnalazioni indicano il nostro prossimo obiettivo.
c) Ore 14.00 Bivio per le cascate di Pekel (punto 6). In questo luogo i gitanti potranno scegliere fra due itinerari di differente difficoltà:
Itinerario facile (T-Ollivier): Una successiva poco evidente indicazione suggerisce la mulattiera con cui intraprendiamo una facile discesa che va a sfociare nell’ampio pianoro erboso pertinente alle poche e isolatissime case di Pristava.
Ore 15.30 Pristava (punto 7). Scendendo con la strada bianca d’accesso possiamo raggiungere direttamente Ohonica, ma esiste anche un’altra trattorabile meno diretta che ci consente, comportando però con una maggior perdita di tempo, di pervenire invece al ristorante Pekel, al fine della ricongiunzione dell’intera comitiva.
Ore 16.15 Ohonica (punto 8). Ancora 700 metri e arriviamo al sottopassaggio della “ferrovia meridionale” proveniente da Trieste, che allo scopo di dirigersi verso Lubiana, qui inizia un suo ampio tornante. Subito oltre i gitanti troveranno la gostilna pri Mostu e la corriera.
Itinerario impegnativo delle cascate del Pekel (EE-Panarella). Si tratta di un magnifico itinerario che percorre l’aspra gola selvaggia formata dal torrente Borovniščica, formando ben cinque bellissime cascate. Esistono due sentieri segnalati che sono entrambi impegnativi, da affrontare solo con terreno asciutto e condizioni atmosferiche favorevoli. Attrezzature come scalette a pioli, qualche staffa e spuntone, ponticelli, agevolano a superare i tratti più scoscesi, non troppo difficili ma da percorrere comunque con prudenza. Alla fine di tale ardito percorso si arriva allo spiazzo, che è il tradizionale punto d’inizio visita alle cascate per i lubianesi, dove è di conforto la presenza del buon ristorante Pekel (tel. 0038617546124). Probabilmente, in caso di spazio di manovra sufficiente, sarà possibile far arrivare qua la corriera.
Ore 16.00 Pekel, ristorante (punto 9). Seguendo la strada asfaltata d’accesso (che qui finisce) in 2 km. raggiungiamo le vecchie case che compongono l’appartato paesetto di Ohonica.
Ore 16.30 Ohonica (punto 8). Ancora un breve tratto di strada e perveniamo a Borovnica, loc. Drazica e alla corriera.
Fine dell’escursione a piedi.
Ore 17.30 Borovnica, loc. Dražica (punto 10). Partenza generale con la corriera. Nel transitare per il limitrofo paese di Borovnica si potrà osservare l’unica imponente arcata superstite del famoso viadotto ferroviario, distrutto durante la 2a guerra mondiale. In breve arriviamo al posteggio pertinente all’ingresso del museo della Tecnica del castello di Bistra e alla dirimpettaia “gostilna Bistra” (tel. 0038617505742). In aprile il museo è solitamente chiuso ma è sempre possibile visionare il suggestivo parco esterno, che occupa la zona delle sorgenti dell’omonimo fiume.
Ore 18.00 Bistra, ristorante. Sosta di 1 ora nei pressi del comprensorio del castello di Bistra. La sosta avverrà in maniera libera senza la responsabilità di gestione del capogita. Un suggerimento: presso il ristorante Bistra sarà possibile usufruire di un primo piatto composto di gnocchi con gulash, da prenotare in sede entro venerdi 25 marzo, al prezzo concordato di € 6,5.
Ore 19.00 Bistra. Partenza con la corriera per il rientro a Trieste. Raggiunto il vicino svincolo di Vrhnika, si percorre l’autostrada slovena, rientrando in Italia attraverso l’ex-valico di Fernetti.
Ore 20.45 Trieste. Arrivo in Foro Ulpiano (km. 81,5 da Bistra). Fine della gita.
Caratteristiche del percorso: L’itinerario facile si svolge per 80 % su carrarecce. Quello impegnativo nel tratto Begunje-Kozljek si svolge su sentiero a volte ripido e scivoloso. La discesa lungo le cascate del Pekel, riservata ai più esperti, sarà affrontata solo in condizioni di tempo e terreno favorevoli.
Lunghezza totale dell’itinerario 17 km, tempo occorrente circa 6 ore.
Dislivello minimo: 240 m. in salita, 520 m. in discesa; dislivello massimo: metri 170 in più.
Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore.
Capigita: Andrea Panarella e Sergio Ollivier