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IL PROGRAMMA DELLA GITA LUNGO LA COSTA DELL'ISTRIA SLOVENA

Questa è la versione redatta da Sergio Ollivier della gita messa in calendario dal Cai XXX Ottobre per la
DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011
TRAVERSATA LITORANEA LUNGO LA COSTA DELL'ISTRIA SLOVENA

LO SVOLGIMENTO DELLA GITA: 
al mattino:          passeggiata costiera Santa Lucia, Portoroz-Portorose, San Bernardino, Piran-Pirano; visita a Pirano;
al pomeriggio:  traversata lungo la riva del mare (o con percorso alternativo) Piran-Pirano, Fiesso, Pazzugo, Santo Spirito, Strunjan-Strugnano, punta Ronco, San Simone, Izola-Isola;
alla sera:            visita e cena (facoltativa) a Isola.

 
IL PROGRAMMA, con indicazioni e orari:                                                         (cliccando sui nomi in rosso si aprono i siti più interessanti)
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan;
Ore 7.00 Trieste. Partenza con la corriera. Il percorso stradale: si entra in Slovenia attraversando l’ex-valico di confine di Rabuiese-Škofije e superata l’ingarbugliata viabilità che sfiora Capodistria, si transita lungo la bella strada costiera passando ai margini di Isola, Strugnano e Pirano. Arrivo in località Santa Lucia (km. 39 da Trieste).
Ore 8.00 Lucija-Santa Lucia (punto 1). L’escursione a piedi inizia dalla marina di Portorose, sorta sul posto delle ex-saline del fiume Fasano. Si costeggia la foce fino a pervenire all’inizio dell’arco costiero dove è situata la notissima località turistica di Portorose. Per circa ¾ d‘ora seguiremo sempre la riva dell’apprezzata zona balneare, d’estate molto affollata dai bagnanti. Portorose (punto 2) è posta in un anfiteatro naturale dall’ideale clima mite e protetto, che già nell’anno 1830 fu proposto come centro termale e poi si è sempre più sviluppato nella sua valenza turistica.Tutta la riva, che è lastricata ma che offre un ampio arenile sabbioso, è a libera percorrenza. Durante il percorso si farà una sosta per un caffè in uno dei tanti locali e alberghi che monopolizzano la splendida baia. Arrivo al complesso di San Bernardino (punto 3), sorto dove esisteva la chiesa conventuale, ora ridotta a pochi resti inglobati nelle moderne strutture turistiche. Seguendo sempre la riva, si superano un albergo e la zona adibita a capiente parcheggio pertinente a Pirano, che in breve si raggiunge. Passando per il suo porto, si arriva in piazza Tartini ricavata dall’interramento del mandracchio. Nello slargo si trovano gli edifici del palazzo Pretorio (ora Tribunale), il palazzo del Comune (1879), la casa veneziana e la casa Tartini, sede della locale Comunità degli Italiani, con la quale è previsto un momento d’incontro. Inizio della visita accompagnata di Pirano: il percorso tocca la porta Dolfino, il ghetto degli ebrei, la chiesa di Santo Stefano, la cisterna pubblica (1776) e, percorrendo le strette vie di stampo medioevale, la punta Madonna con il faro e la chiesa di San Clemente.  Percorso un tratto del lungomare, si sale vicini all’orlo della sua rupe raggiungendo la chiesa di San Giorgio, risalente al 1317 ma ricostruita in stile barocco nel 1637, che si visita. Adiacenti sono il battistero e lo svettante campanile (1606, alto 46 m.), simile  a quello di San Marco a Venezia: dalla sua sommità si gode dell’eccezionale panorama della cittadina, stupendamente occupante la penisola che si protende verso il mare Adriatico. Chiude la visione verso il retroterra la chiesa di San Francesco (1301, un bel chiostro) e le mura difensive del 15° sec. (che sono liberamente accessibili e costituiscono un eccezionale belvedere) che questa volta non si visitano perché fuori percorso, ma da non perdere in altre occasioni di gita.
Ore 11.00 Piran-Pirano (punto 4). Partenza dalla chiesa: poco distante inizia il nostro percorso costiero con cui si potrà seguire a lungo la riva del mare, allo scopo di raggiungere prima Strugnano e infine Isola. Seguendo una comoda passeggiata, si scende lentamente a mezzacosta della strapiombante rupe che d’ora in poi accompagnerà gran parte del nostro cammino. In ½ ora si raggiunge la baia di Fiesso (punto 5) dove sono insediati due buoni alberghi e un campeggio. I due laghetti sono il frutto della vecchia cava d’argilla di una non più esistente fabbrica di laterizi. Sarà qui presente la corriera per consentire di  provvedere all'equipaggiamento escursionistico. Il programma della gita, allo scopo di raggiungere Strugnano, offre la possibilità di poter scegliere fra due itinerari. Il più difficile segue sempre la spettacolare fascia costiera: il percorso si sviluppa fra pietrame di non grandi dimensioni e, pur talvolta accidentato, non presenta consistenti difficoltà. Può comunque essere d’aiuto l’uso dei bastoncini. La costa, di ampiezza molto variabile a seconda delle maree, splendidamente chiusa da un lato dal mare e dall’altro da una ripidissima parete di rocce marno-arenarie, è inaccessibile dall’alto fino all’oasi dalla piccola baia di Pazzugo (punto 6), dove è insediata una colonia per bambini. Continuando lungo l’affascinante riva sassosa, si raggiunge la località Santo Spirito (punto 7), dove è insediato il complesso turistico di Salinera, dotato di grande e ben curata spiaggia, un capace albergo e molte casette per vacanza. Qui si potrà pervenire con il percorso più facile, di comunque ottimo interesse: dalla baia di Fiesso si sale con la strada d’accesso e giunti in alto si segue una stradina secondaria che poi, all’altezza della deviazione per Pazzugo, si trasforma in carrareccia (esiste anche uno segnavia). Giunti presso una sorgentella, si prosegue con un ben tenuto sentiero nel bosco, frequentato dai locali per le loro passeggiate, che corre orrizontale a mezzacosta, sfociando sull’alfalto ½ km. prima della baia di Santo Spirito, che si raggiunge. Ricongiungimento dei due gruppi. Ci troviamo all’inizio dell’ampia valle di Strugnano, occupata dalle storiche saline, che ora sono del tutto abbandonate. Transitando sull’argine esterno di esse e poi nell’area dedicata alla balneazione, si raggiunge il versante settentrionale del golfo, dove sono situate le importanti strutture ricettive delle terme di Krka. Sosta collettiva in riva al mare presso le panche esterne del bar (aperto) dello stabilimento balneare, per effettuare il proprio pranzo al sacco.
Ora 13.30 Strunjan-Strugnano (punto 8). Stiamo entrando nel parco naturale di Strugnano. Il percorso costiero tra Strugnano e Isola è di alta spettacolarità perché le falesie di pietrame a strati di marna e arenaria sono spesso verticali e la spiaggia alterna magnifici tratti ghiaiosi ad altri formati da pietre di discrete dimensioni. In due posti però, in caso di alta marea, è impedito il transito. Esistono solo 4 punti dove è possibile il collegamento fra il mare e la sommità della parete che saranno scelti al momento in base delle condizioni atmosferiche e dell’abilità dei gitanti, e consentiranno a tutti di godere, nel limite delle loro possibilità, della grande bellezza del percorso costiero. Per raggiungere Isola sono previsti due itinerari: con il più difficile si parte dalla zona balneare e per ½ ora la riva non presenta problemi al transito. Qui d’estate sono molti i bagnanti. Giunti all’altezza della punta Strugnano (una volta “punta Prete”) s’incontra un passaggio molto bello ma non facile. I grossi massi franati e la verticalità dell’impressionante parete stratificata rendono ostico il passaggio (specie con massi bagnati) e impossibile nel caso di alta marea. Un erto sentierino consente però di risalire verso l’alto, sfociando nei pressi di una croce.  E’ questo un punto di grande panoramicità che potrà essere comodamente raggiunto con il percorso più facile che segue il segnavia del sentiero europeo E/6, e superate le strutture dell’albergo Svoboda, si mantiene sempre vicino al bordo della parete. Subito dopo la croce parte il comodo sentiero, quello usato dai bagnanti, che riporta in riva al mare, al centro del golfo della Croce. Superata la punta Ronco (punto 9), che è lo sperone che chiude la baia, annunciato da un cartello, s’incontra il terzo sentierino di collegamento, in verità non difficile anche se talvolta può presentarsi scivoloso. L’ambiente solitario è di alta suggestione: la riva continua con lunghi tratti ghiaiosi, avendo davanti tutto il golfo di Trieste già ben delineato. Incontriamo ora l’ultimo punto impegnativo, dove il passaggio non è possibile in caso di alta marea e i caotici massi franati rendono difficoltoso (perfino pericoloso in caso di pioggia) il transito. Subito dopo inizia il quarto sentierino che sale, scalinato e in ultimo un pò erto, per andare a sfociare poco prima del campeggio Belvedere. Ancora ½ ora di splendida riva ciottolosa e, con Isola ormai in vista, si perviene alla prima struttura ormai pertinente alla baia di San Simone. Qui arriva la buona strada asfaltata che scende dal campeggio Belvedere. E’ il punto dove confluisce il percorso più facile: partendo da Strugnano e raggiunta la croce, si continua, con magnifico panorama, sull’orlo della falesia. Si prosegue poi, tralasciando il non lontano ma decentrato famoso santuario, percorrendo una carrareccia che transita a margine dei grandi uliveti di punta Ronco. Superato un lungo tratto erboso di grande panoramicità, si arriva al campeggio Belvedere, dove inizia la stradina asfaltata che conduce al mare. Esiste anche un altro sentiero che corre a mezzacosta nel bosco, tenendosi infine di poco sottostante al campeggio. Con un ultimo tratto di riva ben lastricata si giunge alla baia di San Simone, occupata dalle importanti strutture turistiche, d’estate molto frequentate e apprezzate dai bagnanti.
Ore 16.30 Simonov zaliv-Baia di San Simone (punto 10). Si esce dal recinto dello stabilimento balneare (che d’inverno è liberamente accessibile) raggiungendo il vicino posteggio dove attenderà la corriera. Ritornati all’abbigliamento cittadino, si percorre il lungomare che ci separa da Isola, passando vicino ad un sito archeologico romano e alle molte barche ormeggiate nella grande marina di Isola.
Ore 17.00 Izola-Isola. Visita al centro storico: percorrendo la passeggiata a mare, si perviene al mandracchio e alla piazza Grande; notevoli il palazzo del Comune e la chiesa di Santa Maria d’Aleppo. Nella piazzetta retrostante c’è la sede delle due Comunità degli Italiani presenti a Isola, situata nei ristrutturati palazzi Manzioli e Lovisato (15° sec.). Breve esposizione storica con visita della sede (a cura della C.I. Besenghi) e poi passeggiata accompagnata (C.I. Dante Alighieri) per le vie del centro. Passando tra le tipiche calli di stampo veneziano, si vedranno, tra l’altro, la chiesa di San Mauro e il palazzo dei Besenghi degli Ughi.
Ore 18.00 Isola, trattoria Istria (punto 11). Bicchierata finale presso la trattoria Istria per festeggiare la conclusione della gita nel litorale dell’Istria slovena. Sosta di 1 ora per una cena facoltativa in convenzione, da prenotare in sede entro venerdì 25 novembre (pagamento in corriera), composta da un piatto unico da scegliersi fra: piatto rustico di carne con contorno oppure pesce al forno a legna con contorno, al prezzo di € 7. Importante: visto che la capienza del ristorante è limitata a 55 posti, nell’eventualità dell’allestimento di due corriere, nella prima saranno collocati quanti daranno l’adesione alla cena (in ordine cronologico di prenotazione). I rimanenti partiranno da Isola con la seconda corriera alle ore 18.15.
Ore 19.00 Isola. Partenza da Isola con la corriera. Si ripercorre il percorso stradale fatto al mattino.
Ore 19.45 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km. 31 da Isola). Fine della gita.

Suggerimenti: la corriera sarà a disposizione a Santa Lucia, Fiesso, Strugnano, San Simone e Isola e permetterà così ai gitanti di eventualmente interrompere la loro escursione. L’itinerario mattutino Santa Lucia-Fiesso e quello serale San Simone-Isola si potranno fare con l’abbigliamento cittadino. Per il percorso pomeridiano Fiesso-San Simone è invece d’obbligo l’equipaggiamento escursionistico (per quello lungo la riva sono consigliati i bastoncini).

Capigita: Nicoletta Spazzapan e Sergio Ollivier (3493413641)
Il programma sarà strettamente osservato, tranne cause di forza maggiore.
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La mappa con gli itinerari della gita è tratta dalla carta slovena 1:50000  "Slovenska Istra"