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2q - Quarta tappa della grande traversata dal golfo di Trieste al golfo di Fiume - da Lupoglav a passo Poklon

PREMESSA: questa tappa avrebbe dovuto terminare al passo Poklon, ai piedi del monte Maggiore-Učka. La gita sarebbe possibile se da Olmeto-Brest si andasse direttamente al passo (2 ore e 1/2). Ma la bellezza unica della Valle delle Meraviglie-Vela Draga ha comportato che nella gita ufficiale del Cai XXX Ottobre si è scelto invece questo più gratificante itinerario:
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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013
.GRANDE TRAVERSATA DAL GOLFO DI TRIESTE AL GOLFO DI FIUME
quarta tappa:     
TREKKING IN CICERIA, ANDANDO DA LUPOGLIANO ALLA VALLE DELLE MERAVIGLIE
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L'itinerario:         Lupoglav-Lupogliano (383 m), altopiano della Cicerija-Ciceria (680 m), Brest-Olmeto (555 m), Vranja-Aurania (275 m), cuore della Vela Draga-Valle delle Candele o Meraviglie (310 m), posteggio della Vela Draga (460 m).
IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari:                                               cliccando sui nomi in corsivo rosso  si aprono i link corrispondenti
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan.
Ore 6.30 Trieste. Partenza con la corriera. Entrati in Slovenia (ex valico di Rabuiese-Škofije) risaliamo la valle del Risano, entrando in Croazia (carta d’identità valida) attraverso il valico di Sočerga-Buzet. Passando sotto Pinguente-Buzet, arriviamo al paese di Roč-Rozzo.
Ore 8.00 Roč-Rozzo. Visita, accompagnati da una guida del posto, alle vie e all’interno delle tre chiese dell’antico borgo fortificato istriano. Si riparte da Roč e, percorsi pochi chilometri, perveniamo a Lupoglav (km. 60 da Trieste). Sosta presso il ristorante Alba con eventuale degustazione (da prenotare in sede) di un caffè e un dolce tradizionale (strudel di mele) al prezzo convenzionato di € 2.
Ore 9.30 Lupoglav-Lupogliano (punto 1). Inizio dell’escursione a piedi. Attraversiamo il paese, che è disteso lungo la strada principale; al primo bivio deviamo a sinistra, presto incontrando una grande costruzione abbandonata: è ciò che rimane del castello nuovo di Mahrenfels, costruito dai Brigido nel 1646. Superata la ferrovia, che qui si divide in due linee (l’attuale per Pisino e Pola e quella dismessa per la val Rasa), si prende la strada locale che collega al paese di Brest, da qui distante 4 km. Poco dopo la lasciamo per seguire una stradina che sale all’abitato di Mariškiči-Goregna, che attraversiamo; all’uscita troviamo la chiesa cimiteriale di Santa Maria. Da qui inizia la nostra effettiva ascesa verso l’altopiano della Ciceria. Saliti di poco, incontriamo il nostro segnavia che ci suggerisce una bella mulattiera che, sfiorato il luogo dove sorgeva l’importante castello feudale di Mahrenfels (già esistente un millennio fa, ma ora ridotto a pochi resti nascosti alla visitazione), prosegue, poco frequentata ma facile e panoramica, e traversando in quota perviene a un bivio. Segnalazioni ci inducono a salire ancora per raggiungere l’orlo dell’altopiano, da dove si apre improvvisamente la bella visione su una cospicua parte della Ciceria, culminante nei monti Brajcov e le due cime del Planik (Alpe Grande).
Ore 11.00 Altopiano della Cicerija-Ciceria (punto 2). Giunti a una buona carrozzabile la seguiamo a destra, camminando in un aperto ambiente prativo. Continuando con essa si potrebbe, seguendo il segnavia, raggiungere il passo Poklon, il valico posto ai piedi del monte Maggiore. A un bivio noi la lasciamo per scendere con un comodo tratturo che ci porta direttamente a Brest. Passiamo per le case dell’isolato, vecchio paese, che però presenta anche case ben recuperate. Sosta pranzo al sacco nei pressi della casa di un paesano oppure nella sua cantina per usufruire, in accordo facoltativo da prenotare in sede, di un piatto tradizionale (il classico gulasch) al prezzo di €uro 4. La bicchierata invece è compresa nella quota d’iscrizione.
Ore 13.00 Brest-Olmeto (punto 3). Ripartenza: giunti in fondo al paese, subito dopo la scuola italiana abbandonata, seguiamo il segnavia che ci conduce sull’orlo dell’altopiano, da dove la vista si apre su un grandioso panorama semicircolare rivolto verso la sottostante val Rasa, racchiusa a destra dalle alture dell’Istria interna (con il paese di Boljun più in evidenza) mentre a sinistra s’intravede la lunga catena dei monti più prospicienti al mare, culminanti con il monte Maggiore. Seguendo il segnavia, scendiamo con un ottimo sentiero che sapientemente supera lo sbalzo roccioso e poi, entrati nel bosco, dobbiamo superare con attenzione l’ostacolo creato dall’uomo, la superstrada che porta al tunnel del monte Maggiore-Učka e poi a Rijeka. Ancora un tratto e arriviamo alla vecchia strada che sale al passo Poklon. Seguendola a sinistra dopo 3 km. si arriverebbe al punto finale della gita. Noi invece, superata la ferrovia dismessa della val Rasa, scendiamo ancora grazie a una strada non frequentata che attraversa l’abitato di Mavrovija, in buona parte composto di nuovi villini, e ci consente di raggiungere il paese di Vranja, che è formato da più nuclei abitati. Il suo centro può essere rappresentato da un supermercato e dall’apprezzata gostilna Tomasko, utilissima come nostro luogo di sosta prima di avviarci verso la meta conclusiva della escursione.
Ore 14.30 Vranja-Aurania (punto 4). Una stradina locale e una scorciatoia ci porta alla frazione di Baričko Selo. Grazie ad una paesana sarà possibile visitare l’interno dell’importante chiesa cimiteriale di S.S. Pietro e Paolo. Da qui inizia la parte più suggestiva dell’escursione: i vari sopralluoghi ci hanno permesso d’individuare il non difficile percorso che ci condurrà nel cuore della Vela Draga-Valle delle Meraviglie.
Dove sorge una stalla parte una carrareccia che si esaurisce presso il solco di un rio asciutto; superatolo, si prosegue con un buon sentiero. Giunti a un poco evidente bivio è facoltativo ma molto meritevole (se non in ritardo sui tempi), compiere una deviazione supplementare (1/2 ora in più) perché, seguendo una traccia raramente percorsa (imperdonabile l’assenza d’indicazioni e segnavia), si raggiunge uno straordinario belvedere. Da qui si presenta l’incredibile prima visione sui campanili di roccia che rendono spettacolare la Vela Draga. Ancora pochi metri e arriviamo ai pochi resti del castello di Vranja (molto importante nel remoto passato) e a un aereo promontorio che completa il panorama con un’ampia visione verso la val Rasa. Essendo quasi impercorribile, causa i rovi, il transito diretto lungo la sommità delle verticali pareti, si deve tornare al bivio precedente. Per raggiungere il cuore della Vela Draga abbiamo individuato due possibilità: la facile (quasi turistica) segue una carrareccia che porta a una deturpante cava e all’ingresso del tunnel della ferrovia abbandonata. Essendo questo lungo 400 metri e in curva, è d’obbligo l’ausilio di una propria torcia: in tal modo si può arrivare comodamente proprio al centro della magnifica valle. L’altra possibilità, in pratica un normale sentiero di montagna, è stato pur con difficoltà rintracciata e costituisce un diverso e poco conosciuto modo d’accedere alla valle: mai come qui sarebbe auspicabile l’aiuto di un segnavia. Raggiunto un piccolo rio, si risale nel bosco e in breve si raggiunge l’orlo della valle proprio nel punto dove parte un non difficile sentiero che taglia a mezzacosta le pareti rocciose e consente di raggiungere il viadotto che collega le due gallerie dell’ex-ferrovia. E’ un luogo veramente incantevole, perché da qui la visione della solitaria valle, con i suoi alti pinnacoli rocciosi (paradiso per gli scalatori). è di una suggestione stupefacente.
Ore 16.00 Vela Draga-Valle delle Candele o delle Meraviglie (punto 5). Per risalire usiamo il sentiero didattico segnalato che passa ai piedi della candela (ossia il campanile di roccia più sottile), il caratteristico foro del successivo e infine, transitando su ghiaie e un canalino finale gradinato consente di accedere al belvedere posto sul bordo superione della magnifica valle. Avendo tempo, i più bravi potranno seguire un altro sentiero segnalato che porta ai piedi del torrione Comici (il più scalato) e poi, risalendo a una selletta, va a raccordarsi al sentiero principale. Riunita tutta la comitiva presso il belvedere, percorriamo infine il sentiero didattico (interessanti i tabelloni multilingue) e in 10 minuti raggiungiamo il posteggio pertinente allo straordinario fenomeno naturale che oggi abbiamo potuto visitare, dove ritroviamo la nostra corriera. Fine dell’escursione.
Ore 17.30 Posteggio della Vela Draga (punto 6). Partenza con la corriera. Raggiunta con la superstrada Lupoglav (a 8 km), ripercorriamo la strada dell’andata fino a pervenire al paese di Kubed. Si attraversa a piedi (10 minuti) il paese, raggiungendo l'osmizza Jakomin. Sosta di 1 ora nella sala dell’accogliente osmizza per festeggiare con una bicchierata (compresa nella quota d’iscrizione) la conclusione della quarta tappa della traversata Trieste-Abbazia. Possibilità facoltativa (da prenotare in sede) di usufruire di un tradizionale minestrone (jota) con salciccia e un dolce al prezzo convenzionato di € 7.
Ore 19.45 Kubed-Covedo. Partenza con la corriera. Rientro a Trieste seguendo il tragitto stradale fatto al mattino.
Ore 20.30 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km. 68 dalla Vela Draga). Fine della gita.

Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore.
Capogita:  Sergio Ollivier - cell. 3493413641

Caratteristiche del percorso: si svolge prevalentemente su sentieri e carrarecce non difficili. Sarà possibile evitare il tratto finale della Vela Draga: da Vranja (loc. Baričko Selo), seguendo per 2 km. la strada asfaltata, si potrà raggiungere la corriera.
Percorso completo: ore 6 totali di cammino. Dislivello salita 500 m.- discesa 420 m.
Carta geografica “Učka” di scala originale 1:30000, modificata in scala 1:28000
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Carta croata "Ucka" di scala 1:30000

IL PROGRAMMA DELLA GITA IN ALTRO FORMATO: