La gita è stata proposta al Cai Trenta Ottobre e da questi inserito nel programma-gite anno 2017
DOMENICA 9 APRILE 2017
PAESI E COLLI DELLA VALLE DEL RISANO
seconda tappa: I MONTI DELLA VENA
IN TRAVERSATA DALLA SORGENTE A HRASTOVLJE
cliccando sui nomi in rosso si aprono i link corrispondenti tutti gli orari s'intendono "partenza da"
seconda tappa: I MONTI DELLA VENA
IN TRAVERSATA DALLA SORGENTE A HRASTOVLJE
L'itinerario: Parco animali autoctoni (76 m), Izvir Rižane-Sorgente del Risano (70 m),
Loka-Lonche (166 m), costiera dei monti della Vena dal monte Stena (442 m)
al monte Reber (459 m), Praproče-Prapozze (412 m-facoltativo), Podpeč-Popecchio
(305 m), Hrastovlje-Cristoglie (177 m).
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IL
PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari.
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza
Oberdan;
ore 7.30 Trieste. Partenza con la corriera; entriamo in
Slovenia attraverso l’ex-valico di Rabuiese-Škofije. Proseguendo lungo la valle
del fiume Risano, prendiamo poi la strada che va verso Buzet-Pinguente. A un
bivio segnalato, parte a sinistra il collegamento stradale che in breve ci
porterebbe a Hrastovlje-Cristoglie. Percorso però 1 km. ci fermiano in uno
slargo vicino a una fattoria e all’annesso parco degli animali autoctoni. (km.
25 da Trieste).
Ore
8.30 Fattoria Trček e parco (punto
a). Visita accompagnata alla fattoria Trček che consiste in un grande
allevamento di mucche, maiali e cavalli e asini. Grazie a una lodevole
iniziativa europea è stata allestita accanto un parco degli animali autoctoni formato da aeree di pascolo
differenziato, corredata da una interessante serie di cartelli illustrativi che
spiegano le caratteristiche degli animali del Carso. Alla fine di questo
percorso di visita arriviamo allo corriera, che sarà posteggiata nello spiazzo
da dove avverrà l’effettivo inizio dell’escursione. Sosta caffè a cura
dell’organizzazione)
Ore
9,15 Posteggio corriera (punto 1). Prendendo la stradina locale che
costituisce un collegamento con Besovizza, scendiamo al ponte del rio formato dalle
acque che vengono raccolte dai versanti della parte superiore della valle.
Siamo a 300 metri prima dell’effettiva sorgente del Risano. Seguiamo una
carrareccia che si tiene al fianco del torrente. Giunti a un bivio, la lasciamo
per raggiungere in breve l’amena zona dove sgorga la copiosa sorgente del
Risano, che è tutta recintata per ragioni di sicurezza. La sorgente è stata in
parte captata per servire l’acquedotto (del 1934) che alimenta il litorale
sloveno. Adiacente si trova (anche questa di non facile accesso) l’antica
chiesa dedicata a Santa Maria, risalente al 14* secolo ma ristrutturata più
volte; vicino si trovano un labirinto formato con le pietre e la cassetta del
libro delle firme.
Ore
10.30 Izvir Rizane-Sorgente del Risano (punto
2). Tenendosi nei pressi del fiume, passando davanti a costruzioni di servizio
del tutto dissestate, arriviamo al devastato ex-motel Paradiso, che fino a 20
anni fa era invece, vista la bellezza del posto, un molto conosciuto e
frequentato ristorante. Subito dopo, annunciate dal suggestivo canale che le alimenta,
troviamo le molte e ancora produttive vasche
di un allevamento di trote, inventato dal nulla circa 30 anni fa dall’attivo
proprietario, che ha anche ampliato a uso di parco naturale personale il
terreno circostante. Accanto alla sua casa, racchiuso in un recinto, ci sono le
tettoie di uno non più esistente piccolo zoo e soprattutto un locale molto ben
arredato che talvolta viene dato in affitto per delle feste private. Lasciamo
quest’oasi naturale e ritorniamo sulla carrareccia iniziale che prosegue lungo
la vallata e poi sottopassata l’importante ferrovia che proviene da
Koper-Capodistria.Tralasciata la diramazione per Predloka, si sale fino a comodamente
pervenire al paese di Loka-Lonche. Transito per la via principale del paese che occupa
le prime falde delle sovrastanti pareti rocciose dei monti della Vena. Sosta
ristoratrice, ospitati da una gentile famiglia del paese, per una “merenda”
(compresa nella quota d’iscrizione) a base di salumeria e del loro ottimo vino.
Il paese fu totalmente incendiato nel ’43.
Ore
11.45 Loka-Lonche (punto 3). Continuando lungo il paese,
che è composto da vecchie case ma in buona parte rimodernate, arriviamo allo loro
chiesetta dedicata a Santa Cecilia che è stata restaurata su iniziativa dei
paesani. Da qui parte la larga carrareccia che con costante salita s’innalza
sul versante del monte; a un tornante s’intuisce il collegamento con Črni Kal-San
Sergio. Si passa nuovamente sotto la ferrovia, che grazie a un lungo tornante
ha preso la necessaria quota e si dirige verso Divača; si sfocia su una comoda
strada bianca che è il nostro fondamentale punto di passaggio perché, se percorsa
in discesa, potrebbe condurci direttamente a Podpeč-Popecchio. Noi invece la risaliamo
fino al luogo dove essa scavalca il ciglione del monte. Da non mancare una
digressione a sinistra (5 minuti) per affacciarsi a un’aerea balconata rocciosa
(dove è posta un’antenna) per ammirare dall’alto un panorama veramente
magnifico che abbraccia tutta la valle del Risano.
Ore
13.15 monte Stena (punto 4). Ritornati alla strada invece di andare
vers Črnotisce seguiamo invece l’indicazione del segnavia che ci fa accostare
proprio al bordo del costone. Procediamo a lungo tenendoci sempre vicino alla
cresta; il percorso è reso accidentato dalle pietre carsiche affioranti (opportuni
i bastoncini) ma sempre facile e senza pericoli. Spesso si scorgono le sottostanti,
possenti pareti strapiombanti dei monti della Vena; la vista resta sempre
splendidamente estesa. Tralasciata un’interessante ma poco usata breve ferrata
che ci consentirebbe di discendere la parete (ai suoi piedi si trova una grotta
e il libro delle firme), noi invece continuiamo fino a raggiungere una sella
dove passa una strada bianca, che costituisce il solo collegamento diretto fra
i paesi di Podpeč-Popecchio e Praproče-Prapozze.
Ore
14.30 sella monte Reber (punto 5). Qui i gitanti avranno due
possibilità di percorso: la più facile
(segnata in mappa, acc.Ollivier) prevede di raggiungere Podpeč-Popecchio seguendo delle comode carrarecce.
Quella più ardua ma molto meritevole (acc.Vernavà), invece segue verso sinistra
la strada allo scopo di raggiungere proprio l’isolatissimo paesetto di Praproče,
che è posto in una appartata conca carsica. Il paese è composto da poche,
semplici case, solo per metà abitate. La digressione fino al paese si farà solo
se non in ritardo sulla tabella di marcia,
Ore
15.00 Praproče-Prapozze (punto 6). Ritornati di poco ui propri
passi si rintraccia il sentiero segnalato con cui dapprima si attraversa
l’altopiano per poi scendere a una comoda carrareccia. La prosecuzione, che è da
farsi solo con rocce asciutte, prevede di seguire ancora il segnavia e raggiungere
il ciglio della strapiombante della parete rocciosa. Eccezionale è qui la veduta
che ora mostra il sottostante paese di Podpeč-Popecchio, posto ai piedi dell’incombente
parete e naturalmente l’intera valle del Risano, occupata al centro dalle
nostra meta finale, Hrastovlje-Cristoglie. Il segnavia ci suggerisce di seguire
il sentiero che discende un ripido pendio (opportuni la prudenza e i
bastoncini) e approda alla famosa torre, risalente al 15* secolo, che era un
fulcro delle difese di Venezia contro i nemici (asburgici, turchi). La torre è
stata ristrutturata nel XXX, ma non è visitabile. Proseguiamo, in ambiente
simile alla montagna, con un magnifico sentiero protetto agevolato da gradini e
catena. Sarà possibile, per i più bravi, accedere anche alla grotta murata
posta sotto la torre, che costituiva l’estrema difesa del paese. E’ un vero
peccato che il tutto manca di manutenzione e un percorso (storico e naturale) così
bello sia ingiustamente non valorizzato. La discesa termina all’ultima casa di
Podpeč-Popecchio. La visita del paese inizia con l’accoglienza di un molto
attivo paesano che preparerà un piccolo rinfresco (compreso nella quota dì
iscrizione) con il suo vino e l’assaggio di salumi vari, che poi i gitanti
potranno anche eventualmente acquistare. Il paese è solo in parte diroccato
(specie le case poste sotto la parete, dove sgorga una sorgente), ma è vivo,
con persone ospitali e qualche edificio molto bene recuperato. Sarà possibile visitare
sia l’interno della casa più antica appartenente ai Benko (15XX) che raccoglie una
piccola raccolta etnografica, che soprattutto la chiesa di Sant’Elena (15* sec.
e ricostruita nel 1903) dove, dopo un restauro, sono ritornati una parte degli
antichi affreschi che l’adornavano. Nel parcheggio) prima della ferrovia (punto
b) ci sarà la nostra corriera che consentirà ai più stanchi di concludere
qui la loro camminata.
Ore
17.00 Podpeč-Popecchio (punto 7). Inizio della discesa finale
verso Hrastovlje. Dalla chiesa prendiamo una carrareccia che va a raccordarsi a
una strada bianca. Scendendo bisogna far attenzione alla segnalazione che
indica quella traversale con la quale si raggiunge l’antica carrareccia che
sale verso Zanigrad (che si userà all’inizio della terza tappa). Seguendo essa sottopassiamo
la ferrovia e, raggiunto il fondovalle, in breve risaliamo fino al centro di
Hrastovlje-Cristoglie. Durante l’attraversamento del paese si vedrà gli esterni di un
recente museo della Guerra e della chiesa della SantaTrinità, famosa per i suoi
affreschi datati 1490. Entrambe saranno possibile visitarli all’inizio della
prossima gita. Si giunge infine alla corriera che sarà posteggiata a fianco
della buona gostilna Svab. Fine dell’escursione a piedi.
Ore
18.30 Hrastovlje-Cristoglie (punto 8). Sosta di 1 ora presso una sala della gostilna
Svab, per festeggiare insieme la conclusione della seconda tappa del ciclo di cinque
che riguardanti tutta la valle del Risano. Possibilità di usufruire in
convenzione facoltativa da prenotare in segreteria entro venerdì 7 aprile, di
un piatto tradizionale formato da “minestrone di bobici, salciccia e pane” al
prezzo concordato di € 6,5.
Ore
19.30 Hrastovlje-Cristoglie.
Partenza con la corriera. Si viaggia percorrendo la strada che segue la valle,
rientrando in Italia attraverso l’ex valico di Škofije-Rabuiese.
Ore
20.30 Trieste. Arrivo in
piazza Oberdan (km. 27 da Hrastovlje). Fine della gita.
Il programma sarà strettamente osservato
salvo cause di forza maggiore.
I capigita: Sergio Ollivier (cell.3493413641) e Roberto
Vernavà (cell.3382598652)
Caratteristiche
dell’itinerario: nella fase iniziale e finale dell’escursione
si percorrono comode carrarecce. L’attraversamento del grande ciglione dei
monti della Vena si svolge su un sentiero segnalato un pò accidentato ma sicuro. Per la discesa dal ciglione a Podpeč-Popecchio si potrà scegliere
tra la discesa diretta, passando per la torre, con sentiero in parte gradinato piuttosto
ripido (opportuni i bastoncini) oppure seguendo una buona strada bianca. La presenza a Podpeč
della corriera permetterà di finire lì la propria escursione. Percorso completo: ore 6 di marcia,
dislivello metri 510 in salita, metri 400 in discesa.
La mappa, tratta dalla carta slovena “Primorska”, è in scala
adattata 1:22.000.
Quota
di partecipazione: viene
richiesta una somma di € XX, comprensiva del caffè, e biscotti alla partenza e
due piccoli rinfreschi a Loka e Podpeč.
Informazioni
e iscrizioni: presso la
segreteria del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22, tel. 040635500, aperta dal
lunedì al venerdì dalle ore 17.30 alle 19.30.
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