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VAL ROSANDRA - una escursione in visita al gioiello carsico del territorio di Trieste

 mia collaborazioneU.
Una mia collaborazione all'organizzazione di una gita del

GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
VECCHIO SCARPONE
di Limena  (Padova)

DOMENICA 23 OTTOBRE 2011

Escursione in VAL ROSANDRA, nel CARSO TRIESTINO
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Partenza : ore 6.30 da Limena, piazzale San Francesco, dietro Orafi Veneti (Pullman).
Percorso stradale: Limena, autostrada per Mestre, Trieste, Bagnoli di Rosandra, con arrivo ore 9
L'escursione è un'interessante percorso anulare che si snoda al confine tra l'Italia e la Slovenia su sentieri che nel passato costituirono le via di scambio commerciale, come l'antica “Via del Sale” del 14° secolo tra le saline di Zaule e l'Istria.
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L'itinerario:
Si parte dal centro di Bagnoli della Rosandra m. 75; si segue la strada asfaltata con direzione nord per circa 700 metri fino ad arrivare alle ultime case del paese dove sulla sinistra si trova il rifugio Premuda (m 85) del CAI. Qui si scorgono i resti di acquedotto romano, lo si scavalca e sulla destra ci si incammina sul “Sentiero del Maestro” che nel primo tratto porta i numeri 37 e 38, tra gli alberi di pino nero e di carpino. Si sale ripidamente per brevi tornanti e si arriva a un bivio dove termina il fitto bosco, si segue il sentiero di destra n° 37 che sale con ampi tornanti, ampliando sempre più il panorama verso la piana di Zaule ed il golfo di Trieste.
Superati alcuni gradini rocciosi, si perviene su un terrazzo detto “Belvedere della Merenda”, poi seguendo una comoda cengia si arriva alla grotta delle antiche iscrizioni (ore 1,30 dalla partenza).
Poco oltre si arriva sull'altopiano sommitale del Monte Carso (413 metri, quota massima del percorso) dove giunge anche il sentiero che sale da Dorligo della Valle. Si continua verso nord-est lungo il ciglio dell'altopiano attraverso un bosco di pini neri, si incontra l'indicazione del sentiero n°46 (in questo tratto di percorso si raccomanda di rimanere tutti uniti in quanto ci sono diversi sentieri). Ad un bivio ci si immette nella pineta e boscaglia carsica e in discesa si raggiunge la Sella del Monte Carso m 380. Dalla Sella si prende il sentiero sulla sinistra n°25 che inizialmente passa vicino al letto di un torrente in secca, al primo bivio si sale a destra (sentiero n°13) per il cippo Comici eretto su una specie di promontorio, eccezionale punto panoramico sulla valle (m. 343).
Dal cippo si torna indietro di alcuni metri per scendere subito a destra sul sentiero con segnavia bianco e rosso e da cerchietti blu. Il sentiero pur non difficile, si presenta molto ripido, parzialmente su roccette e quindi su ghiaia si perviene alla chiesetta di Santa Maria in Siaris (m 236, ore 3 dalla partenza).
L'escursione prosegue girando sul lato destro della chiesa, si scende su un sentiero abbastanza ripido fino ad incontrare il sentiero di fondo valle, si prosegue sulla destra su tratti di sentiero cementato, con vista sulla cascata che il Torrente Rosandra crea da un'altezza di circa 40 metri. Dopo aver attraversato un ghiaione ci si trova a camminare su marne gialle e azzurre molto friabili. Subito dopo ad un bivio a sinistra  si supera il torrente Rosandra per immetterci su una larga carrareccia  che conduce al villaggio di Bottazzo (m. 195) a pochi metri dal confine. Sosta per il pranzo al sacco.
Tra le case di Bottazzo si prende il ripido sentiero n° 1 che s’inerpica con alcuni tornanti fino alla massicciata dell'ex linea ferroviaria (ora pista ciclo-pedonabile) che collegava Trieste con Pola e Fiume. I più allenati potranno anche salire alla cima del monte Stena (m 447) con il sentiero 1, ridiscendendo alla ex-ferrovia con il sentiero 15. La si segue verso sinistra transitando per un vecchio casello, ora di proprietà della Società Alpina delle Giulie, da cui si gode un ottimo panorama del tratto di sentiero fatto.
Superata il vecchio casello si prosegue ancora lungo la massicciata, si attraversano due gallerie e dopo circa 500 metri si incrocia sulla sinistra il sentiero n° 15 si scende per questo sentiero e si sbuca in un piazzale (qui vicino c’era il castello di Moccò). Da qui con breve deviazione si arriva ad un punto panoramico. Ritornati sul sentiero in leggera discesa si superano dei gradini in cemento, ad un bivio si gira a sinistra e in discesa si raggiunge il torrente. Lo si attraversa avvalendosi di un ponticello per arrivare al rifugio Premuda, poi si prosegue fino a Bagnoli della Rosandra dove si ritrova il pullman ad aspettarci per il rientro a casa.
Partenza per Limena ore 17,00 circa con arrivo ore 20,00; salvo imprevisti dovuti al traffico.

NOTE TECNICHE:
Quota massima raggiunta   m 447   monte Stena               Lunghezza percorso  Km 10
Dislivello   m 470          Tempo di percorrenza   ore 5,30-6.00 circa          Difficoltà   E

Capi gita : Pietro Ciscato, coadiuvato da Sergio Ollivier, anche capogita del Cai XXX Ottobre di Trieste,
N.B: gli accompagnatori si riservano la facoltà di apportare variazioni al programma, qualora le condizioni della montagna o meteorologiche lo richiedessero.

Quota di iscrizione: soci euro 15,00 -  non soci euro 17,00

La mappa con l'itinerario della gita


 Siti correlati:
Punti notevoli e distanze stradali  con Google Maps
Il sito del gruppo                   La gita nel sito    
Resoconto fotografico della gita




























PRESENTAZIONE DELLA GITA:
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DOMENICA 23 OTTOBRE
Carso Triestino - Val Rosandra
.Dopo aver percorso alcuni anni fa con il nostro gruppo il
bellissimo sentiero Kughy, ora vi proponiamo il sentiero
della Riserva Naturale Regionale della Val Rosandra, che
si trova a pochi chilometri da Trieste e ai confini con la Slovenia,
nel comune di San Dorligo della Valle-Dolina.
L’altopiano carsico viene inciso da un solco vallivo,
nel centro del quale scorre l’unico corso d’acqua superficiale
del Carso triestino, il torrente Rosandra. Grazie al
suo ricchissimo patrimonio naturalistico la Val Rosandra
è sempre stata meta di escursionisti, rocciatori, speleologhi
e studiosi.
Dislivello: 470 m  -  Difficoltà: E  -  T.P.: ore 6.00
Partenza: ore 6.30 da Limena, dietro Orafi Veneti
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