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2 n - Seconda tappa della "grande traversata dal golfo di Trieste al golfo di Fiume" - da Gracischie a Pinguente

Il vostro capogita Sergio
cliccando sui nomi in corsivo rosso si aprono i link corrispondenti.                    Qui è raccolta TUTTA LA DOCUMENTAZIONE della gita
La gita è stata proposta al Cai XXX Ottobre e da questo messo in programma per la 
DOMENICA 7 APRILE 2013
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.GRANDE TRAVERSATA DAL GOLFO DI TRIESTE
AL GOLFO DI FIUME
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Seconda tappa:
ITINERARIO SLOVENO-CROATO SUI MONTI DELLA VENA
IN TRAVERSATA DA SOČERGA A PINGUENTE

L’effettivo percorso della seconda tappa doveva partire da Gračišče, ma il tragitto per non essere troppo lungo avrebbe dovuto evitare la salita al bordo superiore del monti della Vena, perdendo così molto della sua eccezionale panoramicità. Si è preferito predisporre per la gita il seguente percorso alternativo che inizia a Sočerga. Comunque, per informazione, viene segnato in pianta, vista la ormai prossima caduta dei confini fra Slovenia e Croazia, anche un possibile percorso escursionistico  collegante direttamente Gračišče a Buzet, che sono distanti 16 km. se si segue il tragitto stradale.

L'itinerario:   Prima parte: Sočerga-San Quirico (318 m), chiesa di Sv.Kirik-San Quirico (410 m), Veli Badin (357 m), valico confine sloveno (176 m).
Transito in corriera dal valico di confine sloveno a quello croato, distanti 2,5 km.
Seconda parte: valico confine croato (121 m), Črnica-Cernizza (163 m), monte Kuk (530 m), Počekaji-stazione ferroviaria Buzet (382 m), Sv.Martin-San Martino (120 m), Buzet-Pinguente (63 m).

IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan;
Ore 7.00 Trieste. Partenza con la corriera. Entrati in Slovenia attraverso l’ex-valico di Rabuiese-Škofije, si percorre la valle del Risano e, risaliti fino a Kubed, si raggiunge il ristorante Ražman di Gračišče-Gracischie (punto 1), dove si farà la sosta caffè. Si riparte con la corriera raggiungendo la vicina Sočerga (35 km. da Trieste). Il piazzale adiacente alla trattoria omonima (chiusa al mattino) è il punto da dove inizia la prima parte dell’itinerario.
Ore 9.00 Sočerga-San Quirico (punto 2). Partenza dell’escursione a piedi. Si sale con la stradina asfaltata che in 1 km. guadagna la piatta sommità del monte Gradec, sede di un antico castelliere, raggiungendo la chiesa di Sv.Kirik-San Quirico (punto 3). Siamo sul bordo del ciglione delle strapiombanti pareti dei monti della Vena. L’eccezionale panoramicità si estende in grande profondità verso l’alta valle del fiume Mirna-Quieto circoscritta dai molti rilievi collinari che la delimitano, con in fondo, arroccata in cima al suo colle, Pinguente, che oggi sarà la nostra odierna meta di fine gita. Seguendo un segnavia scendiamo con un facile sentiero, tenendosi sempre vicini al ciglio delle pareti (breve visita a un bunker), fino a raggiungere un pulpito roccioso denominato Veli Badin (punto 4), che riesce a far solo intuire dall’alto quello spettacolare fenomeno carsico (il ponte naturale, pareti verticali e concave) che è diventato uno dei simboli dell’Istria slovena. Il luogo meriterà di essere visitato a fondo e con calma (ci vogliono quasi 3 ore) in qualche prossima occasione di gita.  Dopo una breve risalita si prende l’unica agevole carrareccia che collega l’altopiano con la sottostante strada principale. Scendendo con essa si va a sfociare nello slargo di un incrocio stradale situato poco prima del valico sloveno, dove attenderà la nostra corriera.
Ore 10.30 Valico di confine sloveno di Sočerga (punto 5). A bordo della corriera si oltrepassa (d’obbligo un documento d’identità valido) il valico di confine sloveno e poi, percorsi 3 km., anche quello croato.
Ore 11.00 Valico di confine croato, località Požane (punto 6). Subito oltre il confine, inizierà la seconda parte dell’escursione. Passando fra i pochi edifici della località, si sale con un vecchio tratturo che conduce a una caratteristica sorgente. Subito sopra si trovano le vecchie case di Črnica-Cernizza (punto 7), un appartato paesino molto isolato, il cui forte flusso migratorio ha ridotto a pochi abitanti. La chiesa è dedicata a San Rocco (16° sec); la sua stabilità è preoccupante a causa della rupe franosa su cui sorge. Attraversato il paese, un segnavia ci suggerisce di seguire una carrareccia che sale con pendenza costante cercando il più agevole passaggio fra le rocce soprastanti e ci consente di pervenire a un grande altipiano erboso. Siamo molto vicini al confine sloveno e qui, dopo la caduta dei confini, si potrà anche arrivare in modo più diretto partendo da Duori. Ci teniamo sempre vicini al bordo del panoramico ciglione che qui si presenta con tutto il suo spiccato carsismo. Nel salire la vista è sempre più magnifica, rivelando anche il bel percorso fatto al mattino. Proseguendo, il segnavia diventa più rado ma il cammino, che s’inoltra in una spoglia landa piuttosto accidentata, favorito dalla visuale sempre libera, è intuitivo e mira verso il passaggio della ferrovia istriana. Per evitare un più lungo tragitto è meglio attraversare direttamente la linea ferroviaria, con il minimo impegno rappresentato dallo scavalcamento del basso muretto che la fiancheggia. Siamo così arrivati al punto dove converge un più facile sentiero segnalato che, partendo anch’esso da Črnica, dapprima traversa a mezzacosta e poi sale, sotto passando in ultimo la ferrovia, fino a guadagnare l’orlo dell’altopiano. Lo attraversiamo a lungo, seguendo le tracce di sentiero più vicine al panoramico ciglio erboso delle precipitanti pareti, fino a raggiungere un ampio spiazzo adibito al servizio degli amanti del parapendio, che qui hanno costruito una loro rustica baracca d’appoggio. Sosta per il pranzo al sacco. Stiamo arrivando a una sella dove s’incrocia una strada asfaltata, nel punto dove questa, partendo Buzet e superata la stazione della ferrovia, raggiunge la quota dell’altopiano e poi s’inoltra verso Brest, Slum e l’interno della Ciceria.
Ore 14.00 strada Buzet-Brest (punto 8). Per proseguire ci sono due possibilità: i meno allenati potranno percorrere per 2,5 km la strada asfaltata in discesa e raggiungere la stazione ferroviaria, dove sarà in attesa la nostra corriera. E’ però molto consigliabile  proseguire, anche se in modo un po’ avventuroso (segnavia non presente), seguendo esili tracce di sentiero e tenendosi sempre il più vicino possibile al bordo del ciglione. Man mano che si prosegue la bella visione, sempre molto aerea, rivolta verso Pinguente e la sua grande valle, cambia di prospettiva e destano meraviglia le grandi pareti strapiombanti sottostanti. Si arriva così al punto più alto del ciglione il monte Kuk (punto 9). Anche da qui si usa molto decollare con il parapendio, avendo come punto appoggio un vicino campeggio. Bisogna ora far attenzione all’improvviso apparire di un segnavia che ci indica l’unica maniera escursionistica per poter scendere a valle. Si tratta di una comoda stradina, ottimamente costruita, che scende con pendenza costante fino a raggiungere i binari della linea Divaccia-Pola e il contiguo paese di Pocekaij, composto da poche case, qualcuna ben restaurata. In fondo all’abitato si trova l’importante stazione ferroviaria di Buzet. Ricongiungimento con quanti saranno qui pervenuti seguendo la strada asfaltata. Nel piazzale della stazione sarà a disposizione la nostra corriera, per cui la discesa finale verso Buzet (ancora 1 ora circa) sarà facoltativa.
Ore 16.00 Stazione ferroviaria di Buzet-Pinguente (punto 10). Partenza a piedi. Seguendo un segnavia si scende alla vicina frazione di Finderli. Tralasciando il sentiero segnalato (a nostro giudizio più lungo e impegnativo) usiamo invece una larga strada bianca che ci consente di comodamente arrivare a Sveti Martin-San Martino (punto 11), un paese che è ormai quasi raggiunto dal consistente espandersi della Pinguente nuova (rione Fontana). Interessante la piccola chiesa (di difficile apertura) e una grande sorgente, utile per un ristoro la presenza dell’unico bar del paese. Attraversato il borgo, si prosegue in discesa seguendo delle strade secondarie, sfociando infine sulla nuova rotatoria prospiciente alla stazione degli autobus. Siamo arrivati al posteggio posto ai piedi dell’incombente rupe su cui sorge la parte antica di Pinguente.  L’escursione odierna è stata piuttosto lunga e la comunque imperdibile visita alla storica cittadella fortificata viene rimandata alla prossima tappa.
Ore 17.30  Buzet-Pinguente (punto 12). Partenza con la corriera; si oltrepassano i valichi croati e sloveni. Arrivati a Kubed-Covedo, con un breve percorso a piedi (5 min.) si raggiungerà l’accogliente osmizza Jakomin, dove è prevista una sosta di 1 ora per festeggiare con una bicchierata conviviale la conclusione della seconda tappa della “Grande traversata dal golfo di Trieste al golfo di Fiume”. Possibilità d’usufruire in speciale convenzione facoltativa da prenotare in segreteria entro venerdì 5 aprile, di un menù composto di un minestrone di bobici e, a seguire, una grigliata mista con due contorni e pane al prezzo complessivo di € 10.
Ore 19.30  Kubed-Covedo. Ritornati alla corriera, per il viaggio di rientro a Trieste si farà lo stesso percorso stradale del mattino.
Ore 20.15 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km 46 da Buzet). Fine della gita.
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Caratteristiche dell’ìtinerario: la gita prevede tipi di percorso di genere vario, anche su tracce di sentiero evidenti ma spesso non segnalate, perciò sarà opportuno percorrerlo restando uniti alla comitiva. Pur non essendoci punti impervi o pericolosi, resta comunque utile l’uso dei bastoncini.
Ore totali di cammino 6 e ½ ora.  Dislivello 500 metri in salita, metri 710 in discesa.
La mappa, che è tratta dalla carta slovena “Slovenska Obala”,  è in scala 1:46000.

Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore.
Capogita: Sergio Ollivier       cell. 3493413641

La mappa è tratta dalla carta escursionistica slovena "Slovenska Obala" - scala 1:50000

La mappa della "Traversata dal Golfo di Trieste al golfo di Fiume" con gli itinerari delle cinque tappe

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