IN TRAVERSATA SUI COLLI SETTENTRIONALI DELL'ALTA
VALLE DEL TIMAVO - da TRIPČANE a ILIRSKA BISTRICA
seconda tappa: DOMENICA
15 APRILE 2018
L'itinerario: Trpčane (425 m), rifugio e monte Kozlec
(997 m), Ahac-colle Sant’Acazio (799 m), Črne Njie (685 m), cascata Sušec (476
m), Ilirska Bistrica-Villa del Nevoso (407 m).
IL
PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in
piazza Oberdan;
Ore XXX Trieste. Partenza
con la corriera. Entrati in Slovenia attraverso l’ex valico di Lipizza,
dopo Divaccia si segue la strada che, passando per Matavun, percorre la valle
del fiume Reka-Timavo, fino a pervenire a Trpčane
(km. XX da Trieste). Sosta per il caffè nel bar-ristorante Kocanija.
Preparazione per l’inizio dell’escursione a piedi.
Ore
XX Trpčane (punto 1). A fianco del bar parte la
carrareccia che useremo per accostarci alla bastionata dei colli, la cui risalita
costituirà la prima parte della gita. Procediamo in piano su una buona strada
bianca, attraversando i prati della valle del Timavo, che qui è parecchio
larga. Man mano si delinea meglio l’alta bastionata boscosa che dovremo
risalire. Seguendo una mulattiera con segnavia bianco-rosso iniziamo a salire.
La pendenza è discreta ma costante; a un bivio fra due sterrati prendiamo a
destra e proseguiamo su una antica stradina che mira a una evidente sella.
Raggiuntala, presto incontriamo un altro importante bivio con indicazione. Da
qui passa la strada bianca che s’inolta verso l’altipiano dello Snezlik o, percorrendola
in senso inverso, ci porterebbe in modo pianeggiante a collegarci con la strada
che da Ilirska Bistrica sale a Sviscasci, da dove parte uno dei sentieri più diretti
alla cima del monte Nevoso (1780 m). Noi invece, rassicurati dalla segnalazione
prendiamo il sentiero bollato che sale nel bosco fino a raggiungere il punto
più alto del crinale, il monte Kozlec. Subito sotto alla cima troviamo una graziosa
baita che è il nostro rifugio Kozlec. All’esterno una serie di panche e tavoli
rende molto piacevole la sosta-ristoro all’aperto. Il rifugio, aperto solo alla
domenica, solitamente non fa da mangiare. La sociovole famiglia che lo
gestisce, ci prochererà per noi un ottimo minestrone (jota) che verrà a costare
€ X a persona. Chi vorrà usufruirne dovra prenotarlo in sede entro il venerdì
13 marzo. Il panorama che si gode dalla bastionata del rifugio spazia dall’alto
sulla larga valle sottostante del fiume Reka-Timavo.
Ore XXX rifugio e monte Kozlec (punto 2). Riprendiamo il cammino
seguendo la traccia segnalata che dapprima scende ad una sella prativa e poi
sale al colle successivo, denominato Srenje vhr (923 m). Il sentiero segnalato
continua nel bosco, sempre molto vicino al crinale che incombe sulla valle.
Discenden do il modesto colle, tralasciamo il bivio egnal<to per Vrbica e
giungiamo a una carrareccia. Da qui di diparte una scorciatoia cxhe ci porta
sulla strada bianca che avevamo incontrato in precedenza. La seguiamo, un un
ambiente appartato ma ameno e con essa sfociamo sulla strada asfaltata
Ilirska Bistrica-Sviscasci. Il collegamento tra questo punto e il rifugio
Kozlec comporterebbe un modo di colloegamento molto più facile e meno
faticoso.La nostra prossima meta e il bar Crne Nijvie e lo si potrebbe
raggiungere camminando per XXX km. lungo la strada asfaltata. Noi invece,
fedeli allo spirito escursionistico, prendiamo una mulattiera segnalata,
adoperata anche dalle montain-bike, e xon essa scendiamo un po’ e con largo
giro raggiungiamo la sella oltre la< quale si eleva l’errto versante dell’ultimo
colle, il monte Hacac-Sant’Acazio. Il sentiero s’innalza ripido e raggiunge la
cima. A noi conviene invece prendere la forestare in più lieve salita e
passato uno shalet, ci innalziamo fino a raggiungere la strada principale.
Da qui, chi vuole saliore al
colle, prende una carrareccia cge focia in quella che userà per la discesa, e
con un’ultimo sforzo si raggiunge la sommità del colle, sede di antichi
castelliere e di una chiesetta non più esistente: sulla cima c’è un tabernacolo
e il libro delle firme.
Ore XXX Monte Ahac-Sant’Acazio (punto 3). Discendiamo con la detta
carrareccia (una deviazione porterebbe a Jasen) e finalmente sfociamo sulla
detta strada asfaltata.<